Il tribunale di Cremona 'combatte' gli arretrati: secondo a livello nazionale
In una classifica nazionale stilata da “Il Sole 24 Ore”, il tribunale di Cremona, su 140 italiani, è secondo per quanto riguarda lo smaltimento dell’arretrato ultratriennale e 18esimo per quanto concerne invece il cosiddetto ‘magazzino’, e cioè la riduzione delle pendenze: in un anno, a Cremona le pendenze ridotte sono state del 13,3%. Nella classifica più generale sulla produttività, palazzo di giustizia di Cremona si piazza al 29esimo posto, superando i tribunali del distretto, quali Brescia, al 56esimo posto, e Mantova, al 49esimo. Una classifica, quella de “Il Sole 24 Ore”, che vede al primo posto il tribunale di Bolzano, nonostante lamenti un 33% di scoperture tra le toghe e il 53% fra gli addetti alle cancellerie, e all’ultimo Enna, che al contrario conta sulla piena copertura degli organici. Ai primi posti ci sono anche grandi tribunali come Torino e Milano, rispettivamente al nono e undicesimo. Lo studio ha preso in considerazione il settore civile, ed in particolare gli affari contenziosi, ovvero quelli più complessi da un punto di vista procedurale, trattati dai vari tribunali fino al primo gennaio scorso. A questi processi sono stati applicati più parametri: l’anzianità dell’arretrato (quello ultratriennale fa scattare i risarcimenti della legge Pinto per l’irragionevole durata del procedimento), i tempi delle cause, e cioè il clearance rate, il rapporto tra tutte le cause definite e iscritte che misura la capacità di smaltire l’arretrato, e la copertura degli organici. Per quanto riguarda il tribunale di Cremona, sono 2.425 i procedimenti in corso al 31 dicembre 2016, di cui pendenti ultratriennali il 9%. 691, invece, i giorni necessari per definire una causa e 1,04 il rapporto tra tutte le cause definite e iscritte. Del 22% la media di scoperture di personale amministrativo, mentre del 10% quella della carenza di magistrati.
Di questi dati la presidente del tribunale Ines Marini si è detta soddisfatta: “Abbiamo ottenuto questo risultato in condizioni proibitive, considerato anche il fatto che abbiamo avuto un accorpamento con Crema”. “Queste classifiche, però”, ha tenuto a precisare la presidente, “lasciano un po’ il tempo che trovano. Andrebbero infatti confrontati i tribunali di analoghe proporzioni e con le stesse problematiche”. Ancora una volta la presidente non ha potuto non porre l’accento sulla grave criticità della carenza di funzionari e di personale amministrativo: “Bisogna mettere gli uffici nelle condizioni di poter conservare i progressi fatti finora, ci devono essere delle risorse, ma devono essere anche risorse qualificate”.
Sara Pizzorni