Giardini pubblici trascurati, le Naiadi ancora 'a secco' e memoria storica addio

Trascurati, abbandonati, sporchi. Qualche giorno fa i cittadini hanno testimoniato – anche su Cremonaoggi – il via vai di grossi topi. Il presidente del Quartiere Cremona Centro, Marcenaro, è arrivato addirittura a proporre di far mettere una cancellata per chiuderli di notte ed evitare così inquietanti bivacchi notturni. Sono i giardini pubblici di Cremona di piazza Roma, in pieno centro, mai così trascurati.
Grazie ad alcune denunce dei giorni scorsi, sia su facebook che attraverso il nostro quotidiano online, adesso almeno la vasca centrale è stata ripulita. Purtroppo continua a non esserci acqua nelle vasca delle Naiadi, lo splendido gruppo scultoreo di Giovanni Seleroni, così il marmo è già stato oggetto di attenzioni da parte dei soliti vandali. Nella vasca ‘pietre e sporcizia. E pensare che l’opera è davvero straordinaria e venne acquistata nel 1885 dal Comune di Cremona. Le Naiadi (restaurate nel 2003) sono le ninfee dell’acqua dolce ma ai Giardini ci si è dimenticati dell’acqua, non solo come deterrente per i vandali ma anche come completezza del gruppo scultoreo.
Ma la trascuratezza dei Giardini prosegue anche sui grandi vasi Fioriera, costituiti da una fusione di metalli ferrosi trattata con cromia verde che simula l’ossidazione del bronzo, dove la ruggine sta aumentando, il colore si sta sollevando e il verde è quasi sparito. Anche le scritte che ricordano che lì, prima della costruzione del Giardino, sorgeva la basilica di San Domenico non sono più leggibili. Da qualche giorno anche il monumento ad Amilcare Ponchielli dello scultore veronese Pietro Bordini è stato oggetto di attenzioni notturne da parte dei soliti ignoti: la sua mano regge un ramo di una pianta.
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