Cronaca

Monteverdi, via libera alla statalizzazione e si discute su nuova sede allo Stanga

La statalizzazione ci sarà e avverrà contemporaneamente per tutti i venti conservatori ex pareggiati d’italia. A dirlo il nuovo presidente dell’istituto Monteverdi di Cremona Andrea Rurale, a Roma martedì per chiedere garanzie sul futuro della sede cremonese. Dal Miur hanno assicurato che i fondi per la conversione degli istituti, un tempo finanziati dalle province, ci sono e arriveranno. 50 milioni di euro complessivamente stanziati, che verranno ripartiti secondo modalità ancora da definire.

Il timore, spiega Rurale, era che il Monteverdi di cremona – rappresentando un’eccellenza musicale a livello nazionale, ed essendo sostenuto da comune, ministero e Fondazione stauffer – potesse finire in coda a tutti gli altri, con il rischio che venissero persi tempo e soprattutto risorse.
Il motivo è che “ci sono conservatori in situazioni economico amministrative ben peggiori della nostra, vedi fra tutti il caso Terni, dove manca persino un atto costitutivo, c’è un neo presidente subentrato da un mese al dimissionario e dove il sindaco è agli arresti” spiega Rurale.

Ma il rischio di essere tagliati fuori non ci sarà. La statalizzazione partirà, tempi della politica permettendo, con l’inizio del prossimo anno scolastico 2017/2018. Il presidente fa sapere che la prossima settimana si terranno una serie di incontri sul fronte del trasferimento di sede, in particolare con la direttrice dell’istituto scolastico Stanga, che dovrebbe ospitare il nuovo Conservatorio. Già intorno al 5 di giugno si dovrebbe sapere se c’è una volontà condivisa per la nascita della nuova sede.

Michela Cotelli

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