Cremona, Piacenza, Pordenone unite nel segno dell'autore delle 'Storie della passione'
La figura e le opere di un grande artista quale è stato Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone (Pordenone 1483-84 – Ferrara 1539) non solo anello di congiunzione tra Cremona, Piacenza e Pordenone, ma anche spunto per la valorizzazione e la promozione turistica e culturale dei territori di queste tre città. Sono queste le basi della bozza di Protocollo d’intesa contenente le linee guida per lo sviluppo del progetto “Alla scoperta del Pordenone” approvata dalla Giunta.
I sindaci di Cremona, Piacenza e Pordenone sottoscriveranno il Protocollo d’Intesa per questa iniziativa che, in una logica di collaborazione, prevede la realizzazione di attività in vari ambiti. Innanzitutto una ricerca delle opere del Pordenone presenti nei luoghi della propria città e provincia; la condivisione di un itinerario virtuale da proporre, con i rispettivi loghi, sul sito turistico del proprio Comune; la promozione di conferenze, convegni ed eventi per la diffusione della poetica artistica del Pordenone; il coinvolgimento di associazioni di categoria, enti, associazioni per la declinazione di temi artistici relativi a questo artista; la creazione di offerte di visita mirate nelle rispettive città, alla scoperta delle bellezze artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche; l’inserimento delle proposte dell’itinerario e degli eventi collegati nei propri circuiti promozionali.
“Nell’ottica della promozione del territorio anche attraverso la costruzione collaborazioni con realtà accomunate da interessi condivisi – spiega l’Assessore con delega al Turismo Barbara Manfredini – con tale intesa i Comuni di Cremona, Piacenza e Pordenone intendono perseguire la valorizzazione e il sostegno culturale e turistico dei territori che ospitano le opere di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone attraverso la promozione di uno specifico progetto che intende valorizzare, nell’arco dei prossimi anni, questo importante artista promuovendone la conoscenza. Un progetto di grande respiro finalizzato inoltre alla creazione di sinergie tra diversi segmenti turistici”.
La figura del Pordenone, chiamato ai suoi tempi “pictor modernus”, è considerato il maggior pittore friulano del Cinquecento e uno tra i maggiori artisti dell’arte figurativa. Dotato di eccezionali doti artistiche e forte personalità nell’interpretazione pittorica, ha lasciato tracce del suo passaggio in diversi paesi del Friuli. Il suo innovativo operare artistico è rappresentato dal grandioso ciclo delle Storie della Passione, eseguito tra il 1520 ed il 1522 nel Duomo di Cremona, mentre tra il 1530 ed il 1535 ha lasciato una serie di bellissime scene affrescate nella chiesa di Santa Maria di Campagna a Piacenza.