Raffica di ritardi e soppressioni sulla Mi-Cr-Mn, i pendolari insorgono
Ore di fuoco per i pendolari della Mantova-Cremona-Milano, che tra giovedì sera e venerdì mattina hanno vissuto una serie di disagi infiniti. Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di giovedì 22 giugno, quando un convoglio, quello più utilizzato dai pendolari che rientrano a Cremona, alle 18.20, è stato soppresso a causa di un guasto all’impianto di condizionamento, per cui all’interno del convoglio la temperatura superava i 40 gradi. I pendolari sono così stati costretti a scendere dal convoglio per attendere quello successivo.
Nella stessa serata è stato cancellato anche un treno sulla Mantova Piadena, mentre tutti gli altri convogli della linea hanno subito ritardi. Le cose non sono andate meglio nella mattina di venerdì 23, stavolta nel tratto Codogno-Cremona, dove diversi treni sono partiti in ritardo ed altri sono stati soppressi e sostituiti da autobus.
Una situazione che ha ormai esasperato i pendolari, già provati dal caldo e dal sovraffollamento dei convogli. “Entro mezzogiorno verrà inviata una nota a Trenord, alle Prefetture e alle Questure per denunciare lo stato di questi vergognosi treni in circolazione” annuncia Utp Lombardia, che insieme al comitato pendolari InOrario vuole mettere in campo “azioni mirate e non violente”.
LaBos