Lettere

Aem: secondo Ventura
i conti non sono
quelli sbandierati

da Marcello Ventura - Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

Egregio direttore,

Abbiamo i maghi per il bilancio AEM : da 40 milioni di perdita a 0 milioni in un anno con i debiti portati da 100 milioni a 8 milioni.
Purtroppo non è così.
Ho voluto appositamente aspettare un attimo prima di uscire perché mi sono letto il bilancio di AEM.
Come al solito il Professore ed i suoi sudditi non la raccontano giusta ed il cittadino viene sempre preso in giro.
1) Non è vero che l’indebitamento è azzerato, perché dai 116 milioni nel 2015, ne restano ancora 27 milioni; quindi questa è la prima falsità smascherata.
2) Il patrimonio netto della società è stato distrutto svalutando da soli i propri gioielli riducendolo di più del 50%; svalutazioni fatte appositamente per svendere la società LGH ed incassare una miseria in quanto hanno compensato le partite passive verso LGH. Del resto come poteva A2A acquistare ad un valore superiore se gli stessi nostri amministratori si svalutano i propri beni? Così facendo hanno anche azzerato l’influenza di LGH sul territorio portando all’impoverimento delle nostre aziende locali poiché A2A andrà a rifornirsi a Milano, Brescia e Bergamo, non sicuramente a Cremona.
3) Hanno venduto l’idrico (beni demaniali) a Padania Acque (società pubblica) per 68 milioni a valore di libro;
4) Hanno venduto KM.
Ecco, dopo che hanno ammazzato il bilancio lo scorso anno con la perdita enorme di 42 milioni nel 2015, ora sembrano dei fenomeni che hanno raccolto le briciole.
L’utile tanto sbandierato è solamente dovuto da aggiustamenti contabili, perché l’utile effettivo dopo gli ammortamenti e gli interessi, ma prima delle rettifiche di valore e delle imposte è solamente di euro 25.825,00. Questa è la vera verità perché per arrivare a 136.000 bisogna fare altre manovre ed aggiustamenti.
Come fanno a dire adesso che AEM sarà il sostegno per Cremona con una società che fattura 10 milioni l’anno, ma che dal prossimo anno sarà ancora meno per mancanza degli introiti da Padania Acque?
Hanno venduto tutto a prezzi da stralcio, tranne gli impianti idrici che hanno passato all’altra società sempre nelle loro mani.
In definitiva non c’è nessuna capacità manageriale, ma solamente la grande svendita di un patrimonio di valore doppio dei debiti, pagando fior di euro dei professionisti (900.000,00 euro), semplicemente per agevolare l’estinzione di un patrimonio esistente, che la città ha accantonato in decenni ed il cui valore era confermato da perizie asseverate.
Professore, non c’è niente di cui vantarsi.

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