Torrazzo Malagnino campione italiano di calcio a 5 juniores
Aveva vinto, l’ultima volta, una generazione fa, o meglio 15 anni fa: un altro titolo nazionale che portò la firma, in quel caso sul campo, di Marco David, stimato difensore molto noto nel nostro calcio dilettanti. Stavolta il Torrazzo Malagnino ha concesso il bis, così come David, che però ha vinto nella nuova veste di allenatore: campioni d’Italia Juniores per il Csi nel calcio a 5, il modo migliore per riscattare la beffa di dodici mesi fa, quando il club cremonese a Montecatini arrivò fino all’ultimo atto, più o meno con un gruppo simile perdendo però da un club di Lecce, peraltro specializzato proprio nel fratello minore del calcio.
Stavolta la rivincita è stata servita a Cesenatico, in semifinale, nella sfida che però tutti hanno etichettato presto come finale anticipata: un 3-2 in rimonta, con i due gol del successo giunto a 7 e 2 minuti dalla fine, anticipando così l’epilogo ai calci di rigore. E’ stato quello il punto di svolta per il Torrazzo, che caricato dal successo contro la bestia nera dell’anno prima, ha poi travolto Venezia in finale, altro club fortissimo nel calcio a 5, tanto da portare ai Nazionali sia la Juniores che gli Allievi, eppure superato 9-2.
A Cesenatico Marco David non c’era, sostituito nella trasferta da Graziano Galli: ma il Torrazzo, da grande famiglia, non ha mostrato né crepe né differenze e il gruppo s’è cementato al di là dell’assenza del mister designato, impegnato col lavoro, giusto per riportare la dimensione del calcio, o calcio a 5, dilettantistico nell’orizzonte del buon senso e del divertimento. Il Torrazzo, per arrivare in Riviera, ha dovuto prima vincere i provinciali, sia il girone che i successivi playoff, per poi qualificarsi nello spareggio interregionale giocato a Pavia contro la rappresentante del Piemonte, giunta da Cuneo, vincendo per 12-9.
A Cesenatico la fase finale era articolata in due gironi da quattro, con il Torrazzo inserita, come squadra lombarda, in quello con Campania, Sicilia e Abruzzo. Due successi iniziali (5-1 all’Abruzzo e 9-5 alla Sicilia) e poi, nello spareggio per il primato, una distrazione costata il ko per 9-5 contro la Campania e il pericoloso incrocio in semifinale già citato conto Lecce. Poco male, il Torrazzo è stato più forte anche della cabala, prendendosi la finale e poi il titolo. In un 2017 che, benedetto anche dal successo della prima squadra di calcio promossa in Prima categoria, dalle parti del Cambonino sarà difficile da scordare.
Giovanni Gardani