Spaccio e detenzione di droga, due stranieri in manette
Due stranieri sono finiti in manette per spaccio di droga. L’operazione, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cremona, ès cattata nel primo pomeriggio di venerdì, quando i due sono stati colti in flagranza di reato. Le manette sono scattate ai polsi di N.A., cittadno del Gambia di 21 anni, già ospite della Caritas in di via Sant’Antonio del Fuoco e di A.N., pachistano di anni 26, residente a Luzzara ma domiciliato in città.
I militari li hanno sorpresi subito dopo la cessione di mezzo etto di “hashish”. L’attività investigativa partita nel momento in cui la pattuglia, passando davanti alla Casa dell’Accoglienza, ha notato il gambiano salire velocemente sull’auto condotta dal pakistano, una Opel Astra, con un involucro in mano. Di qui la decisione di seguire l’auto con i due stranieri e verificare dove stessero andando.
Così i carabinieri hanno notato i due stranieri che, dopo aver raggiunto via degli Orti Romani, si scambiavano qualcosa. Quindi il passeggero è sceso dall’auto e si è avviato a piedi verso il luogo di partenza. E’ stato proprio in quel moment che i militari hanno deciso di intervenire, bloccando contestualmente i due. Nell’auto, perquisita subito dopo, gli uomini dell’Arma hanno trovato, occultato sotto il tappetino lato passeggero, un involucro in cellophane contenente mezzo etto di “hashish” mentre indosso al giovane gambiano c’era la somma di circa 150 euro, appena ricevuta in pagamento dello stupefacente.
Vista l’evidenza dei fatti i due sono stati dichiarati in stato d’arresto, il primo in flagranza di spaccio di stupefacenti ed il secondo invece per detenzione stupefacenti ai fini di spaccio. Il responsabile della struttura d’accoglienza ha confermato che il gambiano era stato ospite presso quel centro ma che, a causa del suo comportamento, ne era stato già allontanato, anche se continuava a frequentare la Caritas di via Sant’Antonio del Fuoco dove vivono numerosi connazionali.
“L’intervento in questione ha fatto emergere come la gestione dello spaccio di stupefacenti, nonostante i numerosi arresti compiuti nei mesi scorsi, sia ancora in mano a migranti che anzi hanno compiuto, seppur sempre su limitati quantitativi, un salto di qualità, passando dallo spaccio al dettaglio davanti alle scuole o centri di aggregazione, fino a diventare fornitori di soggetti dediti allo spaccio di stupefacente” spiega il comandante della compagnia di Cremona, maggiore Livio Propato. In mattinata i due verranno giudicati con rito direttissimo innanzi al Tribunale di Cremona come disposto dal PM di turno presso la Procura della Repubblica, Carlotta Bernardini.