Incidente a Bordolano, Comitati al Prefetto: 'Distrutte aree per la sicurezza esterna'
L’incidente di lunedì mattina sulla strada quinzanese, all’incrocio con via Roma a Bordolano, per fortuna senza feriti, potrebbe avere gravi ripercussioni sulla sicurezza nell’area circostante i depositi di gas della Stogit. L’allarme arriva dal coordinamento dei comitati ambientalisti lombardi, che si è rivolto alla Prefettura per segnalare che la fuoriuscita di strada del camion che trasportava acqua minerale, alle 7,45 del 7 agosto, ha completamente distrutto la piazzola del posto medico avanzato (PMA) e del posto comando avanzato (PCA) previste dal piano di emergenza esterna della centrale, aree realizzate da pochi mesi (maggio 2017) proprio all’incrocio tra strada Quinzanese, via Roma e via Ponchielli. “Ci chiediamo – questo il dubbio che fanno emergere gli ambientalisti guidati da Ezio Corradi – se in assenza di un essenziale presidio per la sicurezza e la salute dei cittadini, l’attività della centrale, considerata a rischio di incidente rilevante, soggetta alla Direttiva Seveso e ai piani di Emergenza Esterna, è stata fermata”.
Alla Prefettura, competente per territorio, è stato chiesto inoltre fino a quando resterà ferma l’attività della centrale di stoccaggio e se è prevista la dislocazione in altra zona dei presidi per la sicurezza, una zona che sia meno esposta agli incidenti stradali di quanto non fosse quella andata distrutta.
Insomma, una nuova incognita sul discusso impianto, su cui da anni si sollevano obiezioni, ma che, inesorabilmente, è entrato in funzione.