Commemorato l'avvocato Luca Vaccari. In aula i ricordi dei suoi colleghi e amici
Erano in tanti, questa mattina alle 9 nell’aula penale del tribunale di Cremona per commemorare l’avvocato Luca Vaccari, stroncato nel sonno da un infarto la mattina dello scorso 30 maggio. Aveva 56 anni.
Davanti al presidente del collegio Giuseppe Bersani e ai giudici a latere Francesco Sora e Giulia Masci, e davanti alla moglie Wanda e ai tre figli, l’avvocato Vaccari è stato ricordato dagli amici e dai colleghi che hanno avuto opportunità di conoscerne le qualità professionali e umane. Dall’avvocato Marzia Soldani, presidente dell’Ordine degli avvocati, alla collega e grande amica Isabella Cantalupo, che ha tracciato le tappe della carriera di penalista dell’avvocato Vaccari. “La sua vita professionale e privata”, ha detto l’avvocato Cantalupo, “è sempre stata ispirata ai principi di lealtà, onestà e impegno”. “Luca non esercitava la professione di avvocato, lui era avvocato”, ha continuato, visibilmente emozionata, la collega. “Luca desiderava che il diritto e la magistratura fossero sempre al servizio del cittadino. Non era solo un avvocato penalista, si è occupato anche di diritto civile, metteva tantissimo impegno, passione e anche struggimento quando seguiva le pratiche del diritto di famiglia. Per lui era un vero travaglio, non comprendeva come un uomo, un marito o un padre potesse sottrarsi a degli obblighi giuridici”. “Per lui la famiglia era un baluardo”, ha concluso l’avvocato Cantalupo, che ha anche ricordato la grande passione calcistica del collega, grande tifoso del Milan. “Luca era un padre amorevole, un grande uomo, un grande professionista, un grande amico e un grande esempio”.
A ricordare l’avvocato Vaccari, anche l’avvocato Claudio Tampelli, suo grande amico, e il collega Gianluca Girelli, uno dei suoi allievi. “Mi ha insegnato tutto”, ha detto Girelli, molto commosso. “Era un grande professionista, aveva sempre la parola giusta per tutti, per me è stato un maestro nel lavoro e un maestro di vita”.
Sara Pizzorni