Cronaca

Rapina al centro massaggi Il 23enne cremonese patteggia 2 anni e 8 mesi

Il 23enne cremonese autore della rapina con il coltello messa a segno lo scorso settembre al centro massaggi cinese di via Buoso da Dovara ha patteggiato due anni, otto mesi, sei giorni e mille euro di multa. Il collegio dei giudici composto dalla presidente Maria Stella Leone con a latere i colleghi Francesco Beraglia e Giulia Masci gli ha tolto la misura dell’obbligo di firma, permettendogli così di entrare in comunità già da domani mattina. Il giovane, infatti, ha problemi di tossicodipendenza.

Era per procurarsi il denaro che gli sarebbe servito per la droga che il 23enne, difeso dall’avvocato Carlo Alquati, aveva messo a segno la rapina. “Avevo bisogno di soldi ma non ho mai voluto far del male a nessuno”, aveva detto l’imputato il 25 settembre scorso davanti al giudice monocratico Giulia Masci che ne aveva convalidato l’arresto, disponendo l’obbligo di firma invece che il carcere.

Ed era sempre per soldi che il 23enne, un giorno prima della rapina al centro massaggi, ne aveva commessa un’altra alla farmacia Amadei di Stagno Lombardo. Sempre armato di coltello. Una settimana dopo era stato identificato, ma essendo trascorsa la flagranza, era stato denunciato e non arrestato. Per questo episodio subirà un procedimento a parte.

Il colpo al centro massaggi cinese risale alla mattina del 23 settembre. Quel giorno il giovane era entrato con la scusa di voler effettuare un massaggio. Poi aveva minacciato una delle due dipendenti con un coltello, rivolgendosi all’altra ed intimandole di dargli i soldi; dopo essersi fatto consegnare 60 euro in contanti, era fuggito a piedi, gettando il coltello in un cestino dei rifiuti.
Nel frattempo una delle due dipendenti aveva contattato il 112 e aveva chiamato aiuto, attirando l’attenzione di alcuni passanti. Questi ultimi, dopo un breve inseguimento in sella alle loro bici, erano riusciti a ritardare la fuga del rapinatore, permettendo così ai poliziotti, arrivati in brevissimo tempo, di bloccarlo e condurlo in Questura.

Il giorno prima aveva commesso la rapina alla farmacia di Stagno Lombardo. In quell’occasione, armato di coltello, aveva minacciato il titolare che gli aveva consegnato delle banconote. Il bandito, che una volta entrato in farmacia si era coperto il capo calandosi il cappuccio e coperto il volto con un fazzoletto, era stato però ripreso dalle telecamere.

Sara Pizzorni

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