Gori a Cremona: 'Carenza infrastrutturale vero grande problema del territorio'
“Il vero grande problema di questo territorio è il gap infrastrutturale”. Lo ha detto Giorgio Gori a margine della sua visita nel territorio cremonese e cremasco, conclusasi nel tardo pomeriggio di venerdì al Museo del Violino e con un breve passaggio a vedere piazza Duomo illuminata.
“Il territorio cremonese, come ho potuto constatare di persona, è foriero di tantissimi esempi positivi, a partire dallo stesso Museo del Violino, una realtà molto bella e frutto della collaborazione fattiva tra pubblico e privato, punto focale di un progetto che aggrega capacità artigianali, mondo dell’impresa, capacità formative e rappresentazione di una tradizione che affonda la sua storia nei secoli passati” ha detto Gori.
Ma tanti sono gli esempi di imprenditoria positiva che il candidato di centrosinistra alle regionali ha trovato nel Cremonese: dall’azienda Marsilli, “che in pochi anni ha aperto sedi in tutto il mondo, alla Latteria Soresina, “il più grande produttore di Grana Padano del Paese”.
Ci sono però anche i problemi, ha sottolineato Gori, come appunto le carenze infrastrutturali: “a partire dalla Paullese mai conclusa”, passando dalla “necessità di un raddoppio della linea ferroviaria tra Mantova, Cremona e Milano”.
Senza dimenticare il tema del trasporto su gomma: “Credo che l’autostrada Cremona-Mantova non sia un’opera prioritaria, mentre lo è la riqualificazione della viabilità tra i due capoluoghi”. E ancora, c’è la questione dei ponti: “Le Regioni avevano il compito di fare la manutenzione, invece hanno speso i soldi per altro” sottolinea Gori. “Ora i viadotti di Casalmaggiore e San Daniele rappresentano delle vere emergenze, che la attuale Giunta regionale non si sta impegnando a risolvere”.
Soddisfazione per questa giornata sia da parte del sindaco Gianluca Galimberti che del segretario provinciale del Pd Matteo Piloni. “Gori sta girando i territori per conoscerli, perché proprio da lì si deve partire per la loro valorizzazione” ha detto quest’ultimo. “Finora abbiamo pagato un’assenza di idee da parte della Regione, ma le cose possono cambiare”.
“La sua conoscenza dei territori, in quanto sindaco, fanno di Gori un ottimo candidato” ha aggiunto Galimberti. “Perché abbiamo bisogno di un Governo regionale che riconosca la centralità dei territori e la loro capacità di lavorare insieme per promuoversi e sviluppare le proprie potenzialità. Invece in questi anni la Regione è stata assente, Non dimentichiamo l’inqualificabile risposta dell’assessore Sorte alle nostre richieste sul materiale rotabile”.
Laura Bosio