Lettere

Franzoso merita la cittadinanza
onoraria per la denuncia
del capo di Ferrovie Nord

da Gabriele Beccari

Egregio Direttore,
le chiedo cortesemente ospitalità per dichiarare la mia ammirazione e la mia totale solidarietà nei confronti di Andrea Franzoso, autore del libro “Il Disobbediente”, il cittadino che, da dipendente, ha denunciato il presidente di Ferrovie Nord, Norberto Achille, accusato di peculato e di truffa e di recente condannato a due anni e otto mesi in primo grado.

Norberto Achille, nell’indifferenza di chi avrebbe dovuto controllare, ha distratto 429mila euro dai fondi della società, partecipata dalla Regione Lombardia e dalle Ferrovie dello Stato, utilizzandoli per sé e per la sua famiglia. Tra l’altro, ha speso 158mila euro per le multe prese da un figlio con le macchine aziendali, 124mila euro di telefonate per i familiari, 74mila euro attraverso le carte di credito aziendali per spese personali e dei familiari, tra cui quasi 4mila euro per scommesse sportive e oltre 7mila euro di abbonamento per la pay tv, inclusi i costi per la visione di una serie di film pornografici.

Come recita il sottotitolo del suo libro, “c’è un prezzo da pagare se non si vuole avere un prezzo” e Andrea Franzoso l’ha pagato sino in fondo. Chi segnala un reato nel proprio posto di lavoro dovrebbe essere lodato, invece Andrea è stato rimosso dal suo incarico e, come si legge nel ricorso presentato al tribunale del Lavoro, “costretto a trascorrere la giornata lavorativa nella più completa inattività e con progressivo isolamento: i colleghi di lavoro erano restii a recarsi nel suo ufficio per timore di essergli associati e subire ritorsioni”.

Altrettanto doloroso il confronto col padre, che l’ha educato all’onestà ed è stato attraversato dai dubbi per averlo fatto: “Lo capisci che hai mandato all’aria la tua carriera… e che a quei farabutti tanto non succederà nulla? Tu, invece…”, ma Andrea non ha tentennato: “Ho fatto ciò che era giusto. Sono in pace con la mia coscienza.”

L’attuale amministrazione di Cremona ha già perso un’occasione quando non ha voluto concedere la medaglia d’oro a Gino Ruggeri, il cittadino che si è sostituito al sindaco costituendosi parte civile contro la Tamoil. Ponga almeno parzialmente rimedio, concedendo la cittadinanza onoraria ad Andrea Franzoso. Già sono orgoglioso, e come me molti altri cremonesi, di essere concittadino di Gino Ruggeri. Lo sarei doppiamente, potendo esserlo anche di Andrea Franzoso.

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