Schifano sempre più distante da Pd: astenuto su Piano diritto allo studio
Ancora una volta il consigliere Pd (ex Italia dei Valori) Giancarlo Schifano prende le distanze dal suo gruppo consigliare astenendosi nella commissione di lunedì scorso sul Piano per il diritto allo Studio, che invece ha visto il voto favorevole di tutti i componenti della minoranza di centrodestra (con l’eccezione di Zanardi che al momento del voto non era presente). Una posizione non nuova, quella di Schifano, che anche negli anni scorsi ha sempre contestato il fatto che il Comune sostenga economicamente le scuole dell’infanzia. Stavolta però, di diverso, c’è il contesto estremamente frastagliato in cui si muove il Pd, con la fuga di alcuni esponenti in Mdp (Paolo Bodini ed altri), ora confluiti nel nuovo raggruppamento ‘Liberi e uguali’ a livello nazionale. Da qui a dire che anche in consiglio comunale si possa costituire un nuovo gruppo di sinistra, con la presenza di Schifano, però, ce ne passa.
“Sono assolutamente contrario a questo modo di procedere – ha detto Schifano in commissione rispetto alla convenzione per cui il Comune versa 200mila euro alle cinque scuole private paritarie dell’infanzia convenzionate-. Diverse volte ho evidenziato questa situazione e sicuramente farò le mie osservazioni in consiglio. Credo che le persone che iscrivono i propri figli nelle scuole private non hanno bisogno di avere aiuti tanto considerevoli. Se scelgo la privata so benissimo che ci sono determinate condizioni e quindi devo farmi carico della retta. Vorrei capire inoltre quanti bambini stranieri e portatori di handicap ci sono nelle private”.
Una voce isolata, quella di Schifano. Grazie alla convenzione – ha successivamente spiegato la vicesindaco Maura Ruggeri – il comune di Cremona riesce a soddisfare la quasi totalità (99%) di richiesta delle famiglie, un record assoluto a livello nazionale. Accesi i toni della vicesindaco nel difendere la scelta del Comune: “Non si tratta del buono scuola o di altre cose che ci hanno visto in conflitto. Siamo in presenza di una convenzione ‘storica’ che risale a diverse amministrazioni addietro con le scuole paritarie private, svolgendo un ruolo di supplenza allo Stato. Al giorno d’oggi è impensabile che un bambino non vada all’infanzia e venga catapultato subito alla primaria. Forse un tempo si poteva fare, ora è impensabile”.
Ma a rispondere a Schifano è stato anche Luigi Lipara, componente di segretaria del Pd cittadino: “E’ una scelta che questa maggioranza rivendica continuamente non solo perché ci sono prescrizioni normative che prevedono che bisogna in qualche modo andare incontro alle richieste delle famiglie, ma anche garantire la continuità e la capienza dei posti necessari. Laddove la struttura pubblica da sola non riesce ad arrivare a garantire queste quote, l’amministrazione compartecipa per calmierare le rette. Le considerazioni di Schifano sono rispettabili, credo che derivino da una sua impostazione ideologica”.
“In commissione viene approvato il diritto allo studio – scriverà Schifano qualche ora più tardi sulla sua pagina Facebook – l’unica voce fuori dal coro il sottoscritto, infatti non mi stancherò mai di dire che la convenzione con le scuole private va rivista (200.000€), anche perché se non andava bene quando eravamo opposizione perché adesso che siamo in maggioranza deve essere approvato in continuità con il passato!”
G.Biagi