Disastro ferroviario: Codacons con i pendolari della Cr-Mi per un'azione legale collettiva
Il Codacons inoltre chiede alla procura di Milano di arrestare i tecnici di Rfi che sono entrati nell’area posta sotto sequestro per tentativo di inquinamento delle prove, estendendo il provvedimento anche a chi ha dato loro l’ordine di accedere alla zona vietata.
Non accennano a diminuire con il passare delle ore la rabbia e l’indignazione per il deragliamento del treno Cr-Mi avvenuto giovedì scorso a Pioltello. E’ il Codacons a guidare adesso i pendolari, a chiamarli a raccolta per invitarli ad agire tutti insieme.
“Lunedì sarà pubblicata sul nostro sito un’azione legale collettiva finalizzata a far ottenere a tutti gli utenti che hanno utilizzato la tratta ferroviaria teatro dell’incidente un indennizzo per gli evidenti pericoli corsi – spiega il Codacons – Metteremo a disposizione dei pendolari che hanno percorso in treno per motivi di studio o lavoro la linea Cremona- Milano il modulo di costituzione di parte offesa nell’ambito del procedimento aperto dalla Procura di Milano. Si tratta del primo indispensabile passo per tutelare la propria posizione di soggetto offeso dai reati che saranno accertati dalla magistratura. Una volta individuati i responsabili del deragliamento, i pendolari della tratta potranno così avanzare nei loro confronti richiesta di risarcimento, considerato che, se sarà accertato un effettivo cedimento delle rotaie causato da errata manutenzione, tutti i treni che hanno attraversato la linea successivamente a rattoppi improvvisati o ad errate operazioni sui binari potevano considerarsi potenzialmente a rischio”. Il Codacons inoltre chiede alla procura di Milano di arrestare i tecnici di Rfi che sono entrati nell’area posta sotto sequestro per tentativo di inquinamento delle prove, estendendo il provvedimento anche a chi ha dato loro l’ordine di accedere alla zona vietata.