Cronaca

Vecchia Dogana, si allarga la protesta: cento firme dei residenti contro Cantiere Rfi

Foto Sessa

Un esposto con un centinaio di firme è stato consegnato nei giorni scorsi al sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, e al prefetto Danilo Vito Gagliardi, da parte dei residenti di via Vecchia Dogana, che portano avanti così la propria battaglia contro il cantiere Rfi, che da mesi ormai disturba il sonno e la quotidianità di chi vive nella zona limitrofa.

“Noi residenti siamo costretti a rimanere chiusi in casa per il continuo disagio a causa della presenza di polveri nere oleose che si depositano sui davanzali delle abitazioni” si legge nel documento depositato. Tra i disagi elencati anche “il continuo scarico di materiale” che presumibilmente potrebbe “contenere amianto”.

I residenti si lamentano di non riuscire a dormire, specie in estate, a causa del “rumore molto forte sia di giorno che di notte”. Come se non bastasse, “spesso si avverte l’odore di oli bruciati che causano lacrimazione agli occhi e forti bruciori alla gola”. Stesso discorso riguarda “gli scarichi di fumo delle motrici molto vecchie”. I problemi riguardano anche la viabilità: i residenti lamentano infatti il “continuo transitare di mezzi pesanti in ingresso e in uscita dal cantiere, che causano disagi alla circolazione”.

Nel documento chiedono quindi “una maggiore tutela per la nostra salute e per quella dei nostri bambini. Le chiediamo di intervenire presso Rfi per il posizionamento di barriere antirumore per tutto il perimetro del cantiere e di modificare l’apertura del cancello di accesso con fotocellula, in quanto esso è situato sul percorso d una pista ciclopedonale ed è sempre aperto nonostante vi sia l’indicazione che ne invita alla chiusura”. Tanto che i mezzi che transitano “causano spesso incidenti per la scarsa visibilità di chi percorre la pista ciclopedonale”.

LaBos

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