Cronaca

La politica unita nella difesa della terapia intensiva neonatale: le interviste

Erano presenti tutte le forze politiche cremonesi, al flash mob di questa mattina davanti all’ospedale. Da destra a sinistra, sindacati confederali inclusi, hanno aderito alla manifestazione organizzata da Michel Marchi e Francesca Pontiggia, solo incidentalmente figure politiche in questa occasione (lui sindaco di Gerre de Caprioli, lei già consigliere comunale Pd), in quanto genitori di Lucrezia, nata prematura e curata proprio dal personale dell’Utin.

Ad appoggiare da subito l’iniziativa dell’ex primario Carlo Poggiani, è stato il sindaco di Crotta d’Adda, Sebastiano Baroni, presente anche questa mattina: “Quando ho letto la lettera pubblica con cui denunciava le conseguenze del declassamento della Tin, ho subito pensato a come avrei potuto dare risonanza a questo appello.E ho pensato di appoggiarlo nella veste istituzionale di sindaco, sollevando il tema della difesa di un servizio pubblico importante come quello sanitario. Grazie all’interessamento di Signoroni che ha convocato il tavolo del 12 dicembre con tutti i sindaci del territorio e grazie alle mamme che hanno dato vita alla petizione on line. E’ importante dare questo segnale,  Cremona deve credere ancora di avere un istituto ospedaliero pienamente attivo e con delle prospettive e che si riesca ad avere un tavolo di coordinamento territoriale per le scelte future”.

Durissimo Danilo Toninelli, ex ministro M5S che si toglie parecchi sassolini dalle scarpe rispetto all’ex alleato di governo Lega Nord che domina in Regione: “La Lega pensa solo al consenso del proprio bacino elettorale, se altri territori la premiano di più è lì che andranno a investire nella sanità, come pure nei trasporti. L’hanno detto chiaramente anche per quanto riguarda le assegnazioni dei nuovi treni in arrivo: non andranno sulle linee più ‘sfigate’ come quelle cremonesi, ma in quelle più frequentate”. E a proposito dell’Utin: “Siamo alla follia, qui stanno dicendo a un genitore che dovrà farsi un viaggio di un’ora con un bambino gravemente prematuro per trovare l’assistenza adatta. In questo modo si toglie sicurezza ai cremonesi e si tolgono anche le motivazioni ai professionisti che operano nella sanità, per restare in questo ospedale. Logico che anche in altri reparti pensino che prima o poi toccherà anche a loro”.

Francesca Pontiggia, nel suo intervento conclusivo, ha lanciato un appello ai tanti politici presenti, perchè quella di oggi non sia stata solo una passerella: “Non ci basta vedere le istituzioni oggi al nostro fianco, sappiamo bene che qualcuno che vive ai piani alti dei palazzi di potere potrebbe oggi ignorarci tutti, ma siamo tenaci, noi cremonesi non ci smobilitiamo, non ci rassegniamo a qualche passerella politica o a qualche pacca sulla spalla, noi andremo avanti fino a che non otterremo un risultato.
Come disse Ghandi prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono e poi vinci!
Prendo atto dell’odierna presenza di molti rappresentanti delle istituzioni, di tutte le istituzioni: da Roma in giù e di tutti i colori e quindi non posso che invitarli ad unirsi come fecero i nostri avi nel 1451 per trovare una soluzione al declassamento dell’UTIN ed al taglio dei servizi che sta rendendo questa città sempre più povera ed isolata.
Stasera quando tornate a casa pensate ad un neo papà di Casalmaggiore che si reca in emergenza a Cremona per far nascere il figlio che poi verrà spostato a Brescia, poi pensate ai collegamenti che esistono tra queste città, alle poche ore di congedo parentale di cui dispone, poi magari pensate che esista già un fratellino da gestire, ecco pensate a questo papà o alle testimonianze che avete letto e sentito in questi giorni, pensate e agite”.

NELLE INTERVISTE DI GIOVANNI ROSSI, TUTTI I POLITICI PRESENTI AL FLASH MOB

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