Il mercato, deserto, ai tempi del Coronavirus, Boschiroli: 'Qui per dare messaggio di fiducia'

Pochi banchi e poca gente, ma un’atmosfera tutto sommato tranquilla: il mercato, nella mattinata di mercoledì, è sceso in piazza come previsto dalla normativa (che consente i mercati al mercoledì ma non nel fine settimana), sebbene a ranghi molto ridotti. Molti ambulanti hanno preferito non muoversi, forse aspettandosi il poco afflusso di persone.
“Abbiamo voluto dare un messaggio di normalità e di fiducia nelle istituzioni” ha detto Agostino Boschiroli, presidente di Confesercenti, che con il suo banco ha voluto essere presente in piazza. “Ci troviamo nel paradosso in cui si vive una psicosi talmente forte che la gente contesta addirittura i medici. La gente deve tornare a fidarsi delle istituzioni, o rischiano che si generi una situazione di analfabetismo funzionale. La nostra presenza qui, come operatori, è quella di restituire fiducia nelle istituzioni. Ci troviamo in una situazione senza dubbio particolare, ma credo sia importante fidarsi”. Anche perché la situazione del commercio oggi è pesantissima, se non letteralmente in ginocchio in molti casi: sono soprattutto le agenzie di viaggio a soffrire.
In compenso i piccoli negozi di vicinato stanno vivendo una situazione un po’ più rosea: con i supermercati svuotati e con la paura degli assembramenti, le persone tornano a scegliere i piccoli negozi per le proprie spese, specialmente in ambito alimentare. “Questo dimostra l’importanza della capillarità del servizio fornito dal commercio di vicinato”.
Completamente disertato anche dagli ambulanti, invece, il mercato rionale di piazza Castello, che si sarebbe dovuto svolgere martedì: come previsto sono state chiuse le strade dalla Polizia Locale, ma nessuno è arrivato a esporre la merce.
lb