Cronaca

Virus: in Lombardia i positivi sono 984, 150 a Cremona Appello: 'Anziani state a casa'

1.577 sono i contagiati in Italia, 34 i morti di cui 24 in Lombardia. Coloro che sono risultati positivi al Coronavirus sono 984 in Lombardia, in provincia di Cremona sono già 150. Tutti esauriti i 120 posti del nostro ospedale. La triste contabilità del virus è stata illustrata oggi alle 18 dall’assessore alla sanità Giulio Gallera. 984 sono attualmente i positivi, di cui ricoverati 406 e 106 in Terapia Intensiva; i positivi asintomatici e quindi in isolamento domiciliare sono 375. 73 le persone non ancora negative, ma che stanno bene e sono state dimesse dagli ospedali e inviate al domicilio, dove dovranno restare in isolamento per 14 giorni. Con la prossima apertura dell’ospedale di Baggio potrebbe essere dirottata lì questa tipologia di pazienti, ossia coloro che non hanno la possibilità di restare al domicilio. Parole di apprezzamento ha espresso Gallera per le strutture private che stanno collaborando (anche la Poliambulanza di Brescia ha messo a disposizione la propria terapia intensiva per i coronavirus) e hanno ricevuto la richiesta di ridurre del 70% le attività programmate per rispondere all’emergenza.

“Martedi – ha aggiunto l’assessore – incontreremo i presidenti degli ordini dei medici. La carenza delle mascherine FFP3 e FFp2  sta terminando, i medici di base le riceveranno e così potranno svolgere un ruolo importantissimo per la sorveglianza”.

Domani verrà emessa una delibera che stanzierà 40 milioni per le aziende ospedaliere lombarde per provvedere ad assunzioni e reperimento materiali.

Alle persone con più di 65 anni viene raccomandato di avere il minor numero possibile di rapporti sociali. Per questo verranno sensibilizzati i sindaci affinchè mettano a disposizione con i mezzi dell’assistenza domiciliare e del volontariato, tutto quello che serve per venire incontro alle esigenze di chi è meglio che non esca di casa. “Quella – ha detto Gallera – è l’area più vulnerabile.

“Bisogna superare questa situazione sanitaria – aveva detto in precedenza il presidente della Regione Attilio Fontana – altrimenti anche la ripresa sarà complicata”.
Tra le novità contenute nel nuovo decreto del Consiglio dei Ministri su cui hanno lavorato in giornata Governo e Regioni (in vigore già da domani) c’è l’apertura dei luoghi pubblici, purchè vincolata all’applicazione delle necessarie misure che scongiurino assembramenti di persone. A queste condizioni potranno aprire bar, ristoranti, pub, negozi, cinema, musei, chiese e altri luoghi di culto. Il provvedimento riguarda le province di Bergamo, Lodi, Piacenza, Cremona e le città di Savona e Pesaro-Urbino. Gli esercenti che riapriranno dovranno garantire ai frequentatori del locali la possibilità di rispettare il cosiddetto ‘droplet’, ovvero la distanza di almeno un metro tra le persone. Nella sola Regione Lombardia e nella provincia di Piacenza saranno sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri culturali e ricreativi. Nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza, Cremona è prevista anche la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione dei punti vendita di generi alimentari e degli esercizi commerciali e delle attività artigianali di vendita di prodotti alimentari in misura prevalente, nonché delle farmacie e delle parafarmacie.

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