Cronaca

Affissa la targa a Fra Cristoforo sui muri dell'ex convento dei Cappuccini di via Mantova

foto Sessa

Risale al 2017 il via libera, prima della Commissione Paesaggio, poi della Toponomastica, alla realizzazione di una targa in ricordo di quello che fu l’edificio di via Mantova, angolo via dei Cappuccini, con un passato ricco di storia che ha rischiato di essere completamente dimenticato. Da pochi giorni la targa è diventata realtà ed è stata posizionata sul muro accanto all’ingresso carrabile del fabbricato che ha preso il posto di quello che nel ‘600 era il convento dei Frati Cappuccini, dove tradizione vuole che si fosse rifugiato il manzoniano Fra Cristoforo dopo aver commesso il delitto raccontato nei Promessi Sposi. La proposta di apporre almeno una targa, dopo che non era stato possibile salvare quello che restava dell’antico convento, noto anche come casa dell’Ortolano, era giunto al Comune da parte di alcuni studiosi locali riuniti del Gruppo Manzoniano.

La targa dedicata a Fra’ Cristoforo riproduce alcuni brani del “Fermo e Lucia” dove si introduce la figura di Lodovico (senza che venga nominato il cognome Picenardi) e una pianta della Cremona del Seicento. E’ stata realizzata in materiale trasparente, mentre in precedenza erano state considerate altre ipotesi poi scartate: in marmo e in terracotta. La targa potrebbe essere il primo passo verso l’individuazione di un vero e proprio itinerario manzoniano in altri luoghi della città.

Particolare della targa (foto Sessa)

Come viene ricordato nei volumi sulla toponomastica cremonese del professor Gianfranco Taglietti,  “la parte iniziale di Via Mantova venne chiamata, per un limitato periodo (1928-1951), ‘via padre Cristoforo Picenardi, cappuccino’”. Una “particolare denominazione”, “determinata dagli esiti del quarto centenario della fondazione dell’Ordine dei Cappuccini, che si svolse a Cremona il 7 ottobre 1928, nel salone del palazzo Cittanova. A tale cerimonia presero parte moltissimi cittadini, che vennero ad applaudire l’elevato discorso di padre Maurizio M. di Villa al Serio. Questi intrattenendo i presenti sulla figura di padre Cristoforo, identificò il personaggio manzoniano con il nobile Ludovico Picenardi di Cremona, e concluse l’intervento con la proposta d’intitolare una strada al “protagonista morale” de ‘I promessi Sposi’”.

Una successiva petizione, indusse il podestà del tempo, Giovanni Bellini, alla determinazione (il 4 dicembre 1928) “di intitolare al padre Cristoforo quel tratto di strada che, da porta Venezia, arriva alla località ancor oggi detta ‘dei Cappuccini’, perché al tempo dei fatti manzoniani e in particolare del famoso duello qui si trovava l’unico convento con la Chiesa dei Cappuccini, la via padre Cristoforo Picenardi, cappuccino’, rimase tale fino al 13 marzo 1951, quando il Consiglio comunale, in base a varie considerazioni, deliberò che via Mantova iniziasse da piazza della Libertà, incorporando la porzione della via dedicata al Frate manzoniano”. Così la strada è tornata ad essere ‘via Mantova’.

 

foto Sessa

 

 

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