Politica

Cremona fuori dalla corsa a capitale della Cultura 2023 Interrogazione di Forza Italia

Dopo “l’estromissione” della città di Cremona dalla corsa a capitale della Cultura 2023, Forza Italia ha presentato un’interrogazione, a firma del Consigliere Saverio Simi, perché “sorpresi di come il tema della Candidatura sembra essere stato trascurato dalla nostra amministrazione comunale”. “La proposta – spiega lo stesso Simi – della Candidatura di Cremona come Capitale della Cultura è stato molto dibattuto nella campagna elettorale del maggio scorso, dove i primi a presentare questa idea furono proprio i partiti di centro destra, poi copiata dalla coalizione di centro sinistra. La Giunta Galimberti ha fatto a sua volta sua questa nostra proposta, senza però definire e perseguire una precisa strategia che ne facilitasse la riuscita. Il 15 maggio 2020 l’assessore alla Cultura Burgazzi ha dichiarato, attraverso mezzi stampa, di stare lavorando ad una interlocuzione con le Città di Bergamo e Brescia a seguito della loro candidatura comune a Capitali della Cultura 2023. L’esito di tale interlocuzione è stata fallimentare”.

Il 3 luglio scorso il Governatore Attilio Fontana ha annunciato che le città di Brescia e Bergamo saranno ufficialmente Capitali della Cultura per il 2023, per effetto di un emendamento al decreto rilancio approvato dalla commissione Bilancio alla Camera. Di conseguenza, niente da fare per Cremona: “Crediamo che l’ottenimento di questo importate successo da parte di Brescia e a Bergamo sia stato favorito dalla capacità di elaborare una proposta credibile ed interessante e dalla positiva capacità di incassare l’appoggio di importanti soggetti del proprio territorio. Si veda, per esempio, la partnership creata con Ubi Banca, Banca di riferimento per entrambi i territori di Bergamo e Brescia, che si è spesa pubblicamente con progetti ad hoc”.

“Questa Candidatura – aggiunge il consigliere azzurro -, inoltre, assume ancora più un valore alla luce dalla crisi sanitaria che ha colpito il nostro territorio. Essere capitale della cultura oggi, dopo il duro periodo del lockdown, che tutt’ora pesa ancora sul comparto culturale e turistico della città, avrebbe significato indicare la cultura come uno dei punti da cui ripartire e quindi sostenerne la ripresa, con benefici positivi sulle attività commerciali della nostra città”.  Simi quindi conclude:  “Per questo nell’interrogazione che abbiamo presentato chiediamo che ci venga spiegato con quali modalità e con quali tempistiche l’amministrazione comunale avrebbe avviato le dovute azioni per favorire la candidatura di Cremona a Capitale della Cultura 2023, quale progetto sarebbe stato predisposto e ancora, a seguito dell’ interlocuzione avviata dall’Assessore Burgazzi, quale riscontro c’è stato dai comuni in questione, e perché non si è riusciti ad ottenere che Cremona entrasse nel progetto condiviso con le città di Bergamo e Brescia”.

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