Dov'è finito il PUMS? Malumori in maggioranza e tra le associazioni
Dov’è finito il Pums? Quello strumento di pianificazione importante che deve orientare la mobilità in città con un trasporto pubblico più efficiente, più ciclabili, meno auto e più pedonalità. Tutto si è fermato a un anno fa, quando c’era come assessore Alessia Manfredini che dopo un lungo lavoro aveva portato il piano in giunta ad aprile del 2019 per essere adottato. E’ seguita solo la pubblicazione all’albo pretorio, da lì in poi manca la fase delle osservazioni. Dopo le stesse osservazioni avrebbe dovuto esserci il passaggio in commissione e poi in consiglio comunale ma l’iter non è stato completato per arrivare all’approvazione. E’ vero che ci sono state di mezzo le elezioni, ma poi del piano, a un anno di distanza, non si è più parlato. Questo ha provocato malumori da parte delle associazioni ambientaliste che hanno chiesto un incontro con l’assessore Simona Pasquali proprio per chiederle di portare a termine il Pums. A questo si aggiungono i malumori che ci sono stati in una riunione di maggioranza di qualche giorno fa. Bisogna accelerare i tempi perché se il piano non verrà presto adottato, il Comune rischia di perdere il treno su molti finanziamenti legati alla mobilità sostenibile.
Silvia Galli