Ufficio immigrazione: lunghe file in attesa dell'apertura fin dalla prima mattina
Lunghe file nelle prime ore di questa mattina all’Ufficio Immigrazione della Questura, con persone in attesa dell’apertura in coda non solo sul marciapiede di corso Vittorio Emanuele, ma anche per tutta la via Sommi Picenardi che costeggia il fabbricato. Una situazione legata alla normativa per il rinnovo dei permessi entrata in vigore in seguito all’emergenza Covid e finalizzata anche all’emersione dei rapporti di lavoro irregolari, al fine di arginare le situazioni di contagio. La normativa è quella fissata nell’art.103, comma 3 del DL 34 del 19/05/2020, e riguarda solo alcuni ambiti lavorativi che come noto fanno largo uso di manodopera straniera: agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse; assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia, ancorche’ non conviventi, affetti da patologie o handicap che ne limitino l’autosufficienza; lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.
La stessa legge prevede che non solo i datori di lavoro, ma anche i singoli lavoratori possano fare istanza. In particolare, i cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, non rinnovato o convertito in altro titolo di soggiorno, possono richiedere un permesso di soggiorno temporaneo, valido solo nel territorio nazionale, della durata di sei mesi, purché in possesso di alcuni requisiti quali risultare presenti sul territorio nazionale alla data dell’8 marzo 2020, senza essersi allontanati dalla medesima data; e aver svolto attività di lavoro antecedentemente al 31 ottobre 2019. Se nel termine della durata del permesso di soggiorno temporaneo, il cittadino esibisce un contratto di lavoro subordinato ovvero la documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento dell’attivita’ lavorativa, il permesso viene convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.