Cronaca

Il 15 settembre tappa a Cremona per Vento Bici Tour

Un immagine di una vecchia edizione

Faranno tappa a Cremona i partecipanti a Vento Bici Tour, l’iniziativa promossa dal Politecnico di Milano e giunta alla sua ottava edizione, nell’anno in cui il progetto Vento compie dieci anni. Martedì 15 settembre, il gruppo di ciclisti, composto da rappresentanti di istituzioni e associazioni, partito da Piacenza per raggiungere Stagno Lombardo, farà tappa nella nostra città dove l’arrivo, nel Cortile Federico II di Palazzo Comunale, è previsto per le ore 12.30 circa.

Ad accoglierli ci sarà una delegazione della Giunta comunale con in testa il sindaco Gianluca Galimberti che saluterà i graditi ospiti. Intervento di saluto anche da parte dell’assessore alla Mobilità Sostenibile e Ambiente Simona Pasquali, che, a tale proposito, tra le numerose iniziative tese a favorire la ciclabilità, ricorda la partecipazione del Comune di Cremona al progetto “Brezza”, reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Cariplo, inserito a sua volta nel più ampio piano di raccordo dei territori con la dorsale di Vento. Al momento della ripartenza si unirà al gruppo, in rappresentanza del Comune di Cremona, l’assessore allo Sport Luca Zanacchi fino all’ultima tappa di Stagno Lombardo.

Un’occasione dunque per promuovere la mobilità lenta, lo sport e il nostro territorio che si può visitare grazie a percorsi che uniscono regioni, città e paesi, oltre che un momento di scambio e di confronto tra rappresentanti di istituzioni e partner dei vari territori coinvolti.

Vento è il progetto della ciclovia da VENezia a TOrino lungo gli argini del fiume Po, con ingresso a Milano lungo il Naviglio Pavese. Ideato dal Politecnico di Milano dieci anni fa è poi diventato parte del Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche nel 2016, per la realizzazione del quale sta ora partendo la progettazione definitiva ed esecutiva di quattro lotti funzionali per un totale di oltre 130 km. Vento Bici Tour è un’occasione per celebrare gli importanti traguardi raggiunti, nonché la ricorrenza dei 10 anni dalla nascita di questo progetto che ha avuto un ruolo determinante per lo sviluppo dell’infrastruttura cicloturistica in Italia.

Un processo tuttora in corso d’opera che fa leva, soprattutto in questo periodo contrassegnato dalla pandemia, sulla mobilità lenta. Investire nella mobilità lenta significa infatti investire nella resilienza e nella resistenza, offrendo maggiori opportunità di turismo di prossimità, oltre ad un migliore modo di stare bene e di generare nuova e sana occupazione.

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