Una targa per Claudio Antoniotti, decano dei panificatori cremonesi

Claudio Antoniotti, classe 1929, storico maestro dell’arte bianca di Livrasco, è il decano dei panificatori cremonesi. Ha iniziato a lavorare nei forni prima che iniziasse la seconda guerra mondiale. Ed ha svolto la sua attività, con passione e spirito di servizio per quasi mezzo secolo. Proprio per questo Andrea Badioni, presidente del gruppo panificatori, oltre che da pochi giorni presidente provinciale della Confcommercio, lo ha voluto premiare con una targa. Alla cerimonia, insieme ai familiari di Antoniotti, hanno partecipato anche il sindaco di Castelverde Graziella Locci e l’ex primo cittadino di Casalbuttano Guido Montagnini. Per Confcommercio, oltre a Badioni sono intervenuti il suo vice Emilio Bonseri e il segretario generale Paolo Regina. Con loro anche Alberto Incerti, dirigente di Latteria Soresina, un’eccellenza cremonese che da sempre è al fianco del gruppo Confcommercio.
“Oggi premiamo un fornaio, Claudio Antoniotti, che ha dedicato la vita alla sua professione e alla sua comunità e che, a Castelverde, ha sempre sentito di avere le sue radici”. “Per questo Antoniotti – continua Badioni – è, per ciascuno di noi, un esempio prezioso”. “Mi fa piacere che accanto alla Confcommercio e ai panificatori oggi ci siano anche il sindaco di Castelverde e il nostro ex primo cittadino di Casalbuttano. Le imprese accompagnano la vita della comunità e Caio lo ha fatto per la maggior parte della sua esistenza”.
Non meno sentite le parole di Montagnini che ha parlato di Antoniotti come di “un fornaio che ha segnato un’epoca del nostro territorio”. O, ancora, di Bonseri che ha testimoniato dell’impegno del fornaio di Livrasco come dirigente Confcommercio, nel direttivo del gruppo guidato da Tosi e ancor prima da Ziliani. “Hanno saputo gestire – conferma – un settore che stava cambiando, in un contesto certo non facile. Come quando i panificatori venivano convocati dalle autorità perché, in momenti di inflazione galoppante, i prezzi dovevano essere calmierati”.
Con un parallelo con oggi il sindaco Locci ha richiamato l’importanza delle relazioni in una comunità. “Antoniotti, colpito dal coronavirus, curato dai Samaritan’s Purse, è un esempio di chi non si arrende. Anche il nostro Comune vuole ripartire e lo fa offrendo ancora maggiori attenzioni a chi, per questa emergenza sanitaria, si è trovato in situazioni di fragilità”.
Sull’importanza delle relazioni si è soffermato anche il segretario generale di Confcommercio Paolo Regina. “la scelta fatta dai nostri soci di eleggere Andrea Badioni è una testimonianza di come, per noi, sia importante ribadire il ruolo dei negozi di vicinato nella vita delle nostre città e dei nostri paesi. Le botteghe tradizionali sono una occasione importante per creare relazioni umane. Occorre guardare alla innovazione portandola anche nelle imprese più tradizionali, valorizzandone ancor di più l’identità”.
Parole in piena sintonia con quelle di Alberto Incerti, dirigente di Latteria Soresina che ha parlato del legame con il territorio come un valore importantissimo non solo per le piccole imprese ma anche per realtà importanti come, appunto, la Soresina”.
“Premiare l’amico “Caio” – ha concluso Badioni – significa rimarcare l’orgoglio di servire la comunità. Ciascuno dei nostri duemila associati, ma anche quelli che hanno ceduto l’impresa e oggi sono in pensione, sono nostri ambasciatori perché fanno vivere i nostri valori, rendono tangibile l’importanza delle piccole e medie imprese. Oggi, con il suo esempio, ci dà fiducia nel futuro, perché ci insegna che tanti sacrifici hanno dati buoni frutti. Anche negli ultimi mesi, con il dramma del covid, sono stati scanditi da continue testimonianze di affetto. Un affetto a cui, con gratitudine, oggi ci uniamo anche noi”.