Pulizie in ospedale, proclamato Stato di Agitazione. 'Riduzione monte ore insostenibile'
Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil FPL di Cremona, dopo l’incontro con le tre aziende che subentreranno nell’appalto delle pulizie degli ospedali di Cremona e di Casalmaggiore, incontro avvenuto lo scorso 23 novembre, hanno proclamato lo Stato di Agitazione del personale delle pulizie ed hanno scritto al Prefetto, come previsto dalla Legge sui servizi essenziali, per chiedere il tavolo di conciliazione.
Le tre aziende (Nigra Servizi Italia, Universal Service e Fabbro LM) che dal 1° dicembre prossimo subentreranno a Coopservice quali vincitori di gara di appalto, “ci hanno informato che dovendo operare una ristrutturazione gestionale legata ai vincoli indicati dal capitolato di appalto, avrebbero ridotto di oltre il 30% le ore contrattuali, chiedendoci di valutare la possibilità di un accordo sindacale in tal senso”. I sindacati affermano che a fronte delle attuali 160.800 ore ordinarie annue complessive (sono escluse le decine di migliaia di ore straordinarie legate alle “pulizie covid”) le tre nuove società appaltatrici hanno dichiarato di poterne garantire solo 96.000 (- 64.800 ore).
“Ieri pomeriggio – dicono le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil -, dopo aver preso atto della nostra lettera al Prefetto, ci hanno informato, mediante lettera, che l’ASST aveva comunicato loro ‘sostanziali modifiche’ alle classificazioni di rischio, con la conseguente necessità di una integrazione degli interventi di pulizia, e che pertanto erano lieti di comunicarci la riduzione del monte ore di lavoro del 20% (meno 32.160 ore), richiamandoci inoltre al nostro ‘senso di responsabilità’, considerata la caratteristica dell’appalto”.
“Già in condizioni ‘normali’ – sottolieano ancora – una riduzione del 20% del monte ore di lavoro (figuriamoci il 30) “sarebbe apparsa insostenibile sia dal punto di vista occupazionale sia qualitativo rispetto all’erogazione di un servizio così importante, ma oggi, in piena pandemia Covid19, tale taglio diventa a nostro avviso totalmente inaccettabile”. Le sigle sindacali poi ricordano “inoltre che il settore del pulimento aspetta da quasi otto anni il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e ciò inasprisce ulteriormente le posizioni delle lavoratrici e dei lavoratori i quali, non vedendosi adeguare i già magri salari (poco più di 5 euro nette all’ora), difendono quel poco che hanno anche opponendosi fortemente al taglio delle ore di lavoro che significa taglio di salario”.
“Restituiamo – concludono – dunque ai mittenti (ed al Committente) l’invito al senso di responsabilità, invitandoli a trovare le risorse per garantire ai lavoratori di operare con dignità professionale ed in sicurezza ed ai cittadini di continuare a trovare negli ospedali di Cremona e di Oglio Po ambienti puliti e sanificati. Attendiamo dunque la convocazione del Prefetto (probabilmente il 1 dicembre) e manteniamo attivo il nostro Stato di Agitazione”.