Cronaca

Ex dipendenti non pagati e clienti ingannati. In aula il caso dell'agenzia viaggi 'Le Sartoriali'

L’avvocato Gamba

Sono stati quasi tutti risarciti i clienti ingannati dall’agenzia di corso Mazzini ‘Le Sartoriali del Viaggio’, chiusa nel 2018 per sfratto per morosità. Restano ancora una posizione per appropriazione indebita ed una per falso che sono al vaglio del tribunale di Cremona nel processo a carico della cremonese Monica Guasti, 57 anni, all’epoca titolare dell’agenzia, inaugurata in pompa magna il 14 gennaio del 2017. Per l’accusa, l’imputata si era appropriata del denaro dei clienti per saldare i fornitori con i quali era indebitata anzichè pagare i tour operator.

Nel maggio del 2018, la chiusura: la società era morosa per parecchie mensilità: circa 70.000 euro. E in più c’erano querele, dipendenti e creditori non pagati: tra i casi oggetto di querela, quello della crociera Grecia Croazia organizzata da Costa Crociere nell’estate del 2017 prenotata alle Sartoriali da quattro persone per 6.400 euro. Si scoprirà poi che l’agenzia, oltre a trattenere le sue provvigioni, si era appropriata dell’importo di 5.972,76 euro che avrebbe dovuto trasmettere a Costa Crociere un mese prima della partenza.

Oppure il caso di due giovani sposi con la luna di miele e la lista di nozze alle Sartoriali per 9.390 euro. Il viaggio era stato pagato in anticipo dalla coppia con la garanzia che sarebbe stata restituita loro la differenza, cioè le quote versate, come regalo, dagli invitati a nozze. Non era stato così.

Per un episodio di appropriazione indebita rimasto, nell’ottobre del 2017 la Guasti, difesa dall’avvocato Giuseppe Accordino, si sarebbe appropriata di 4.824 euro consegnati a titolo di rimborso per una mancata effettuazione di un viaggio in Cile, Polinesia francese e Giappone e mai consegnati al cliente.

Nell’altro caso trattato a processo, quello per falso, la vittima è Fabrizia Busatti, cremasca, sulla carta amministratore unico, parte civile attraverso l’avvocato Marco Gamba. Secondo l’accusa, la Guasti avrebbe infatti falsificato la firma della dipendente su una cambiale avente ad oggetto l’importo di 17.829 euro emessa in favore di un tour operator.

Oggi in aula è stata sentita la testimonianza di Simone, cremasco, che aveva lavorato in agenzia dal 31 luglio al 31 dicembre del 2017 come contabile. “Il mio datore di lavoro era Monica Guasti”, ha riferito. “Era lei che dava le direttive”. Il dipendente ha ricordato l’episodio della compilazione della cambiale in bianco: “Il 12 settembre del 2017 era stata compilata nel mio ufficio. Era stata firmata dalla Guasti ma con il nome della Busatti che non era presente in agenzia. In quel periodo la vedevo poco perchè aveva la mamma malata. C’erano parecchi rimborsi di viaggi che non erano stati fatti per varie problematiche”.

Il testimone ha poi ricordato il caso del viaggio in Cile, Polinesia francese e Giappone, venduto ad un cliente che era stato arrestato su un volo in Sudamerica perchè trovato a fumare. “Era stato rimandato in Italia e voleva indietro i soldi”. Un caso, questo, come ricordato dal dipendente, accaduto quando ancora l’agenzia andava bene.

Sui rapporti tra la Guasti e la Busatti, il dipendente ha riferito di non aver mai visto grossi problemi tra le due, ma che la Busatti “non aveva voce in capitolo” sulle decisioni in agenzia.

“Non c’erano fondi per pagare i tour operator”, ha ricordato Simone, “e anche i fornitori e i dipendenti. Il primo periodo si lavorava parecchio, poi verso agosto è andato tutto in declino. Anche io devo ancora ricevere degli stipendi”.

In udienza è stata sentita anche Paola, collega di Simone, in agenzia prima come contabile e poi alle pubbliche relazioni dall’aprile del 2017 a fine settembre dello stesso anno. “Mi sono licenziata dopo mesi che non percepivo lo stipendio”, ha detto Paola, che ha riferito che era la Guasti a gestire tutta l’attività.

Per il reato di falso, la dipendente ha ricordato che la titolare si era seduta davanti a lei per compilare quella cambiale, firmandola con il nome della Busatti. “Era una cambiale a garanzia di un tour operator”, ha ricordato Paola. “Di questo episodio ho riferito io stessa alla Busatti un giorno o due dopo”.

I testimoni della difesa saranno sentiti nell’udienza del prossimo 8 marzo.

Sara Pizzorni

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