Ex Armaguerra: si sposta il sottopasso dell'Itis, verrà abbattuto il bosco spontaneo

Nuovo passo avanti nel riassetto della zona ex Armaguerra che vedrà l’insediamento di diverse medie superfici di vendita. Dopo il taglio di piante avvenuto nella parte verso via Castelleone, risalente a diversi mesi fa, ora si procederà anche al taglio di 250 mq di bosco dalla parte opposta verso via Seminario, proprio in prossimità del sottopasso ciclopedonale dell’istituto tecnico Torriani. Qui si collocherà infatti l’uscita dall’area commerciale (l’ingresso sarà da via Castelleone).
Secondo il progetto originario, la corsia di decelerazione su cui insiste il sottopasso verrà prolungata fino a via Bergamo e il sottopasso sarà anch’esso prolungato fino a raggiungere l’area interna dell’ex Armaguerra.
L’iter per il taglio del bosco è già stato avviato, anche se un cronoprogramma dei lavori ancora non c’è. La società immobiliare proprietaria del sito, la milanese Azzurra Srl, ha fatto richiesta in Provincia di autorizzazione paesaggistica semplificata per l’abbattimento dell’area boscata che la divide dall’area Maschio Gaspardo.
La Provincia ha emesso parere favorevole il 18 febbraio, dopo aver acquisto il parere della Commissione Paesaggio che aveva dato il via libera con due voti su tre: unico contrario l’architetto Michele de Crecchio, che ha obiettato “l’inadeguatezza delle planimetrie presentate e perché l’intervento di demolizione di una parte pur modesta del bosco preesistente non è dignitosamente raccordata con la sistemazione futura dell’intorno”, come si legge nel decreto dirigenziale.
L’inquadramento complessivo dell’ex Armaguerra aveva in precedenza ricevuto il benestare della Commissione Paesaggio del Comune, ma il passaggio nella corrispondente commissione provinciale si è reso necessario per la presenza del bosco spontaneo lungo il cavo Rodanino, in uno dei pochi tratti urbani in cui scorre ancora in superficie.
Anche la Soprintendenza aveva richiesto ulteriori precisazioni circa l’abbattimento del bosco a partire da una relazione tecnica illustrativa e da una “documentazione progettuale maggiormente dettagliata, comprensiva di fotoinserimenti referenziati, volta a illustrare il rapporto tra le opere in progetto (il nuovo sottopasso della pista ciclabile), la porzione di bosco su cui lo stesso andrebbe a insistere e il muro di cinta che oggi lo scherma verso viale Po”.
Azzurra srl ha quindi fatto avere, in data 15 gennaio, le integrazioni richieste.
Dunque, seppure a piccoli passi, procede l’iter di trasformazione urbanistica in questa parte di città, su cui già molto si è scritto in tema di rischio congestionamento del traffico. Da diverse parti sono sorti timori su un ulteriore sovraccarico della rotatoria e della tangenziale. anche in vista della possibile trasformazione in commerciale dell’area Maschio Feraboli, che dovrebbe trasferirsi a Pozzaglio. gb – mt