Nuovo ospedale, Rossi: 'E' il salto di qualità che i cremonesi aspettavano da anni'

Dopo che l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti ha annunciato che il nuovo ospedale di Cremona è inserito nel programma di investimenti 2021 – 2028 deliberato oggi dalla Giunta regionale, il direttore generale dell’ASST di Cremona Giuseppe Rossi ha commentato: “Il nuovo ospedale è per Cremona un’occasione imperdibile che ridisegna il futuro della comunità. Ringrazio il Presidente Attilio Fontana e l’Assessore Letizia Moratti per aver tenuto in alta considerazione i dati di realtà forniti da ASST di Cremona e valutato prioritaria la costruzione ex novo dell’ospedale cittadino attraverso lo stanziamento delle risorse necessarie”.
“La decisione di Regione Lombardia avvalora l’oggettività dei fatti – continua Rossi -: i problemi strutturali dell’attuale ospedale sono noti. Riguardano anzitutto la dispersione energetica, l’impiantistica, l’adeguamento alle norme sicurezza (antincendio e antisismica), la cablatura tecnologica, il sistema di riscaldamento e raffrescamento”.
Il dg quindi spiega: “Il progetto dell’Ospedale di Cremona risale agli anni 60 e la sua costruzione agli anni 70, quando le esigenze erano completamente diverse. L’attuale distribuzione degli spazi non è più funzionale: lunghi corridoi, stanze a quattro posti con un unico bagno, camere operatorie indipendenti. Inoltre, lo sviluppo in verticale penalizza gli spostamenti intra ospedalieri.
L’emergenza pandemica, per il direttore generale, “ha evidenziato in modo ancor più drammatico che la logistica dell’ospedale di Cremona è anacronistica, non risponde alle moderne esigenze assistenziali”.
“Un ospedale del 2021 deve saper guardare avanti, deve essere progettato per essere una struttura modulare, flessibile, in grado di adattarsi ai continui cambiamenti: l’evoluzione tecnico scientifica corre veloce, non possiamo farci cogliere impreparati”, – continua Rossi.
“L’area dove costruire il nuovo ospedale esiste già, non va acquistata ed è attigua alla struttura attuale, in prossimità della pista dell’elisoccorso. Due i vantaggi principali: la viabilità non cambia e i lavori e il trasloco dal vecchio al nuovo non comporteranno l’interruzione delle attività ordinarie”, rimarca il dg.
“Non solo – aggiunge Rossi -: per l’adeguamento della struttura esistente servono 195 milioni di euro e 15 anni di tempo; per costruire l’ospedale nuovo bastano 200 milioni di euro e il tempo stimato va dai 5 agli 8 anni”.
“L’ambizione è diventare un DEA di secondo livello (Dipartimento di emergenza accettazione) e il nuovo ospedale con seicento posti letto rappresenta una possibilità concreta per raggiungere l’obiettivo”.
“Questo – dice ancora il direttore generale – per Cremona significherebbe maggiore capacità di svolgere funzioni di pronto soccorso, osservazione, degenza breve, rianimazione e diagnostica, ma anche funzioni più specialistiche”.
Rossi quindi conclude: “Lavorare e essere curati in un posto nuovo, funzionale, tecnologico e accogliente penso possa far piacere a tutti. Tradotto in pratica, è il salto di qualità che i cremonesi attendevano da anni”.