Primo giorno senza scuola La protesta di genitori e alunni alla Stradivari

Manifestazione di genitori e bambini davanti alla scuola elementare Stradivari di via San Bernardo, per protestare contro il ritorno alla didattica a distanza. Una decisione, si sono lamentati i manifestanti, piovuta da un giorno all’altro, senza che nessuno abbia avuto il tempo di organizzarsi, a causa del repentino passaggio della città di Cremona, insieme ad altri Comuni, in zona arancione.
“Siamo arrabbiatissimi, non ci hanno dato il tempo di organizzarci” ha raccontato una mamma. “I bambini sono tutti uguali, non è giusto fare differenze”.
“E’ una situazione assurda” commenta Anna, una delle organizzatrici della manifestazione. “I bambini non riescono a vedersi e a studiar perché con la Dad è molto più complicato. Io ho un contratto a scadenza e non posso chiedermi permessi, per cui gestirli diventa davvero difficile. Avevano detto che avrebbero aiutato le famiglie, invece non lo hanno mai fatto”.
“Non mi piace la didattica a distanza” aggiunge la figlia, Maika. “Non si riesce a seguire, non si sente nulla perché tutti i bambini hanno i microfoni accesi”.
“Ci hanno detto tutto all’ultimo” si lamenta Rosa. “È un anno che andiamo avanti così, non ne possiamo più”. I problemi sono molteplici: chi deve giostrarsi tra nonni e permessi, chi ha dovuto rinunciare al lavoro, chi ha problemi con la connessione. Una situazione difficile, e che sembra si prolungherà ancora per un bel po’.
Alla Stradivari, fanno sapere i genitori, i casi di quarantena sono stati pochi e tutti dovuti a positività in famiglia: in questo momento c’era soltanto una classe a casa.
Laura Bosio