Cronaca

Dopo l'ordinanza "no vetro" il questore
incontra i gestori di pubblici esercizi

Martedì 15 giugno alle 14,30 a  Palazzo Vidoni, sede di Confcommercio Cremona, i titolari di pubblici esercizi che insistono nella zona della movida potranno incontrare il questore  e i suoi collaboratori per un confronto sui contenuti dell’ordinanza sindacale della scorsa settimana che vieta la vendita per asporto di bottiglie in vetro nelle ore e nel quadrilatero della movida, fino al 30 giugno. Una decisione presa dal sindaco ma concordata all’interno del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, a seguito degli episodi di fine maggio in cui un gruppo di giovani aveva preso d’assalto con lanci di bottiglie l’auto di servizio della Polizia locale.

L’ulteriore momento di confronto tra operatori e forze di polizia è stato deciso questa mattina in un vertice avvenuto tra il questore Carla Melloni, il suo vice Corrado Mattana e il dirigente di polizia Amministrativa Paolo
Pizzimenti con il presidente di Confcommercio Andrea Badioni e il presidente della Fipe Alessandro Lupi.

“Abbiamo voluto confermare la nostra piena volontà collaborativa – dichiarano questi ultimi  – Da sempre siamo per una cultura della legalità e del rispetto delle regole. Siamo grati alle forze dell’ordine per il loro impegno e, questa mattina, abbiamo riconfermato tutta la nostra piena e convinta volontà di rafforzare la sinergia”.

“Possiamo raggiungere più facilmente obiettivi condivisi attraverso la partecipazione di tutti – ha detto il questore -. Siamo consapevoli della particolarità e della difficoltà di questo momento, tanto per le imprese, alle quali dobbiamo garantire le condizioni per una ripartenza veloce e convinta, quanto per i loro clienti o per i residenti delle zone della movida. Il nostro
ruolo ci impone di essere garanti delle esigenze di tutti. Con le categorie c’è stata piena condivisione degli obiettivi e delle strategie per raggiungerli”.

“I ragazzi di oggi – ha aggiunto Melloni – sono una generazione piuttosto fragile e, in più scontiamo il lungo (e necessario) lockdown che ha imposto limitazioni severe per un anno e mezzo. Siamo convinti che Cremona sia una realtà civile e bella da vivere.  Valori che vanno preservati, evitando una deriva pericolosa. Già nel lavorare sulla ordinanza abbiamo voluto analizzare a fondo la questione, abbiamo capito le vere cause del problema, ed abbiamo coniugato il diritto al divertimento con l’altrettanto sacrosanto desiderio di poter lavorare in tranquillità delle imprese. Queste due istanze corrono, evidentemente, su binari paralleli”.
“Abbiamo condiviso i principi del provvedimento – confermano Lupi e Badioni – che vuole evitare l’asporto di bottiglie di vetro, la loro introduzione in piazza (se acquistate altrove) e l’abbandono delle stesse. Da  parte delle imprese Fipe e Confcommercio confermiamo il massimo impegno per contrastare la “movida molesta”. Anche per questo, già da qualche
mese abbiamo realizzato un vademecum per un corretto approccio al bere. Una “Guida al servizio per un  consumo consapevole” che analizza il fenomeno del consumo di alcol sia dal punto di vista dei pubblici esercizi, che da quello dei consumatori, e punta a diffondere una serie di buone pratiche da adottare per scongiurare eccessi e patologie alcol-correlate”. gb

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