Cultura

"Cremona una guida", uscito
il libro che racconta la nostra città

Si intitola “Cremona una guida” la pubblicazione dedicata alla nostra città firmata da Anna Tonini (edita da Odòs e parte della collana Incentro) che dai primi di giugno è distribuita in tutta Italia e online. Un viaggio ricco di aneddoti, leggende, fascinazioni personali che creano percorsi inconsueti e attenti anche al “sentimento” dei luoghi, sempre alla ricerca del “genius loci”.

Ad accompagnare i lettori, oltre all’autrice, sono cinque voci autorevoli della nostra città: lo scrittore Andrea Cisi, il liutaio Istvan Conia, lo scrittore Marco Ghizzoni, il medico e fotografo Enrico Madini, il giornalista e scrittore Fulvio Stumpo, che hanno stilato una propria Top Five di High Fidelity, cioè i “luoghi del cuore”.

Un testo ricco di immagini e ricordi, come quello del duetto, Mina-Milva, e un ricordo a firma di Mario Soldati. È il 1968. “Il duetto Mina-Milva si è svolto sull’impareggiabile scenario rinascimentale che si gode da una finestra dell’antico palazzo del Comune”. E poi lo scrittore continua: “Cremona è una città profondamente musicale. Basterà ricordare per questo che è la città degli Amati, famosi liutai, e di Stradivari ed è anche la città di Monteverdi”.

Anna Tonini, fiorentina felicemente trapiantata in mezzo alla pianura padana, nel redigere la guida svolge “un divertente e colto lavoro, lo strumento di una costante sorpresa che si svela dalle tante pieghe di questa città della Bassa lombarda che ha un rapporto strettissimo con la terra che le sta intorno, con il fiume, con i materiali di cui è fatta, con la grande storia, densa di personaggi”.

Così emerge come Pier Paolo Pasolini frequentò a Cremona la scuola per ben due anni, dal 1933 al 1935, tanto da lasciar detto: “Cremona era la prima città che vedevo e mi è sembrata una metropoli”; e che Dickens, forse complice il buio e il freddo, passando di qui nel lontano 1844, rimase impressionato dalle “scure chiese di mattoni e dalla torre immensamente alta”?

Sono otto le passeggiate lente proposte da Anna Tonini, che si allungano a disegnare una “città fuori dal tempo dentro colori caldi e sinuosi, algidi e brillanti”. Sono percorsi che sorprendono, nelle citazioni, negli scorci, nei suggerimenti culturali e artistici, enogastronomici, per lo shopping e il soggiorno con indirizzi e recensioni. Si può partire dal cuore del centro storico e arrampicarsi sul vortice di scale del suo ombelico, il Torrazzo – la torre più alta d’Europa – e da lì far volare lo sguardo sui tetti rossi delle vecchie case e delle mille chiese, sulle campagne verdi fino al Po; farsi catturare dai violini durante un concerto all’Auditorium Arvedi che, con il suo avveniristico Auditorium, è il centro delle manifestazioni che ogni anno portano in città musicisti da tutto il mondo; andare a caccia di tutte le leccornie cremonesi in una delle vecchie gastronomie del centro o in un’osteria delle strade un po’ più fuorimano; pedalare fino al Po, il genius loci senza il quale Cremona non esisterebbe.

E si può andare fuori porta, avventurarsi nei dintorni fino alla Basilica di San Sigismondo dove furono celebrate le nozze dei duchi di Milano Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza e che rappresenta il più abbagliante esempio della splendida stagione artistica del Cinquecento cremonese.

Ma ecco una carrellata di luoghi top, tra gli “imperdibili” dell’autrice: la storia delle donne cremonesi attraverso i secoli, i tesori del Battistero, il palazzo del Comune, i palazzi di corso Garibaldi, la Chiesa di Sant’Agata, la pinacoteca Ala Ponzone, Piazza Sant’Abbondio, il museo Lauretano, le Porte della città, i Centri sportivi Lungo Po, liutai e archettai, le gite fuori porta.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...