Cronaca

Da oggi possibile seconda dose
ai turisti in Lombardia (e viceversa)

Da oggi, 16 luglio, in Lombardia è attiva la ‘Reciprocità vaccinale interregionale’. Ovvero la somministrazione dei richiami anti Covid-19 ai turisti di tutte le fasce d’età. Ne dà informazione una Nota della Direzione generale Welfare della Regione.
“In base agli accordi definiti con la Struttura commissariale per l’emergenza Covid – si legge  – da venerdì 16 luglio, i turisti che trascorrono un periodo di vacanza di almeno 15 giorni in Lombardia e che hanno già effettuato la prima dose in un’altra Regione, possono prenotare il richiamo del vaccino anti Covid-19 presso uno dei centri vaccinali lombardi”. Tutto ciò accedendo alla piattaforma regionale di prenotazione all’indirizzo www.prenotazionevaccinicovid.it utilizzando la tessera sanitaria e il codice fiscale.
La medesima possibilità è data naturalmente ai turisti lombardi che soggiornano per almeno 15 giorni in un’altra Regione italiana, i quali, chiarisce la D.g. Welfare: “possono cercare informazioni sui portali regionali di servizio, dedicati alla vaccinazione anti-Covid”.

DOPO LA PREADESIONE, ENTRO 48 ORE PRENOTAZIONE 2ª DOSE – Per accedere alla vaccinazione in Lombardia  è necessario effettuare sul portale una richiesta di preadesione inserendo i propri dati, attraverso il pulsante ‘Richiedi abilitazione‘.

Entro 24/48 ore dalla domanda sarà possibile procedere, sempre sulla piattaforma, con la prenotazione della vaccinazione, che avverrà durante il soggiorno in Lombardia”.

NECESSARIO INDICARE IL TIPO DI VACCINO 1ª DOSE – In fase di preadesione sarà necessario indicare il tipo di vaccino ricevuto in altra Regione (diversa dalla Lombardia) e la data della prima somministrazione. In base al tipo di vaccino somministrato come 1ª dose il sistema fornirà la lista degli appuntamenti disponibili nel range temporale previsto per il richiamo (2ª dose).

CONDIVISIONE DATI CON ANAGRAFE VACCINALE NAZIONALE – “A vaccinazione avvenuta – conclude la Nota – l’informazione verrà trasmessa all’Anagrafe vaccinale nazionale (Avn) che condividerà i dati con la Regione di residenza del cittadino, per una corretta emissione del Green pass nazionale”.

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