Corso di arabo non finito e rimborsi
negati: gli allievi fanno causa
Avevano deciso di iscriversi a un corso annuale di arabo, organizzato dall’Università Popolare di Cremona, con frequenza di tre ore alla settimana. Un corso per arricchirsi culturalmente, curioso e per dedicarsi a qualcosa di nuovo una volta in pensione dopo una vita di lavoro. 330 euro pagati interamente all’iscrizione nella sede di palazzo Cattaneo in via Oscasali a Cremona.
Le lezioni eranoiniziate a ottobre 2019 e sarebbero dovute terminare a maggio 2020. Il corso era stato però interrotto a marzo a causa del covid. A questo punto, i partecipanti avevano richiesto il rimborso parziale dei soldi spesi o almeno il recupero delle lezioni perse. Ma, secondo quanto loro stessi raccontano, non hanno mai ricevuto alcuna risposta, nonostante le numerose telefonate fatte alla sede e la richiesta di incontrare la responsabile.
Persino l’insegnante madrelingua sarebbe rimasta senza informazioni e non avrebbe percepito il pagamento per le lezioni svolte. Un piccolo gruppo ha così deciso di rivolgersi ad un legale, “più per una questione di giustizia e correttezza e per fare chiarezza sulla vicenda” commentano i coinvolti. L’epilogo, potrebbe quindi svolgersi in tribunale.
Nicoletta Tosato