Cronaca

Nuovo protocollo scuola, attesa
e preoccupazione tra i presidi

Il liceo Aselli

Gli aggiornamenti potrebbero arrivare entro sera dal Consiglio dei Ministri, ma i tempi sono comunque stretti per l’applicazione del nuovo protocollo anti-Covid19 sulla ripresa dell’attività scolastica, prevista in Italia dopo l’Epifania.

Per gli studenti dai 12 ai 19 anni, fascia d’età dove l’adesione alla campagna vaccinale sfiora l’80%, la bozza al vaglio del Governo prevede che la didattica resti in presenza e autosorveglianza fino a due casi di positività in classe; alla comparsa di un terzo caso entro dieci giorni dal primo scatterebbe invece la quarantena di sette giorni con test antigenico o molecolare per il rientro. Inoltre, si ipotizza l’uso di mascherine Ffp2 e il divieto di svolgere lezioni di educazione fisica.

Misure che, considerando l’esponenziale aumento dei contagi da Coronavirus, i dirigenti scolastici stanno monitorando con preoccupazione, come spiegano Alberto Ferrari e Maria Grazia Nolli, rispettivamente dirigente scolastico del Liceo Aselli e del Liceo Manin di Cremona.

Federica Priori

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