Bolletta alle stelle, Salini:
"Non si penalizzino imprese"
«La bolletta energetica è alle stelle e le nostre imprese stanno sopportando oneri esorbitanti e straordinari. E’ quanto mai urgente che i nuovi provvedimenti del pacchetto climatico, come la “Carbon tax alle frontiere” (Cbam), non si traducano in ulteriori costi per il sistema produttivo. Il timore è che la progressiva rimozione (phasing-out) delle quote gratuite di CO2 del sistema Ets, che oggi consentono alle nostre imprese di essere competitive sul mercato globale, avvenga prima del tempo, in particolare prima di aver testato l’efficacia della Carbon tax nel contrastare il fenomeno del “carbon leakage” e nell’arginare la concorrenza sleale dei Paesi terzi irrispettosi degli standard ambientali europei.
Per scongiurare il rischio che le nostre imprese perdano competitività e siano penalizzate sul mercato internazionale, come PPE chiediamo alla Commissione di rinviare dal 2026 al 2030 l’eliminazione graduale delle quote gratuite di CO2, prevedendo un periodo di prova tra il 2026 e il 2028, allo scopo di valutare l’impatto reale della Carbon border tax». E’ quanto dichiara l’eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini, relatore PPE della Cbam (Carbon border adjustment mechanism), dopo essere intervenuto al dibattito che si è tenuto oggi pomeriggio in Commissione Inta sul nuovo Meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera.