Pandemia, Galimberti: "La scuola non
regge, urge semplificazione regole"
La scuola non ce la fa più. A lanciare l’allarme è il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, sulla sua pagina Facebook. “Quarantene a catena. Didattica a distanza una settimana sì e una no. Famiglie alle prese con salti mortali per conciliare la gestione dei figli con il lavoro. Spesso in una difficoltà informativa che genera fatica, confusione e rischia di far incavolare le persone. È chiaro che il mondo scolastico con queste regole non regge più”. Così scrive il primo cittadino di Cremona, descrivendo una situazione che molti stanno vivendo.
“Non reggono le scuole e gli insegnanti (che spesso sono anche genitori), costretti ad occuparsi più di tamponi e quarantene che di didattica ed educazione. Non regge il sistema di tracciamento (con tamponi T0 e T5) che fatica a stare dietro alla situazione dato il numero elevatissimo di contagi. Non reggono le famiglie (nonni compresi) che da due anni stanno meritoriamente affrontando stop e ripartenze e non vedono una prospettiva di uscita. Non reggono i bambini e i ragazzi che oggi non sanno se domani saranno in classe o a casa, che rischiano di perdere relazioni e contenuti, e di perdersi.
Il Governo sta lavorando ad una semplificazione delle regole. È urgente e prioritario e lo diciamo anche con Anci, l’associazione dei Comuni Italiani.
Riaprire con la scuola in presenza era assolutamente necessario e per questo data l’elevata contagiosità del virus che ha colpito i bambini soprattutto nella fascia dei non vaccinabili, l’attenzione sanitaria doveva essere massima. Ma ora, perché la scuola sia davvero aperta, è necessaria una revisione delle regole che, pur nella sicurezza sanitaria, tenga conto delle vaccinazioni che avanzano, anche nei bambini, e delle guarigioni molto diffuse anche tra i più piccoli”.