Ucraina, ottimo risultato raccolta
fondi per Caritas di Banco Bpm
Asolo poco più di un mese dal suo avvio, la raccolta fondi #SOStegnostraordinario, lanciata da Banco BPM a fianco di Caritas Italiana a sostegno del popolo ucraino, raggiunge la somma di 1 milione di euro. A livello locale sono due i progetti in corso.
Per la Caritas Cremonese si parla di un progetto a lungo termine, in più fasi, per provvedere alla collocazioneabitativa dei profughi, al fabbisogno alimentare, alle prime necessità sanitarie e per progettare la loro integrazione sociale, scolastica e lavorativa nel territorio.
Quella di Crema, invece, sta curando un progetto per l’erogazione di contributi alle strutture e le abitazioni private adibite all’accoglienza che in taluni casi vanno arredate e rese agibili. Si provvede inoltre al pagamento delle utenze, delle visite
mediche, dei beni alimentari, dei farmaci e al sostegno psicologico dei profughi.
“Vorrei ringraziare i clienti, i colleghi e più in generale gli stakeholder locali per l’impegno comune a favore di questa importante iniziativa che sta già consentendo a Caritas di raggiungere obiettivi concreti a fianco del popolo ucraino – commenta Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM – Siamo orgogliosi per questo contributo che è destinato ad ampliarsi grazie a nuove attività da intraprendere sulla base degli sviluppi futuri dell’emergenza umanitaria, a conferma del costante impegno di Banco BPM sul fronte della solidarietà”.
Parte della raccolta fondi è servita a sostenere le Caritas in Ucraina e nei Paesi confinanti, impegnate ad affrontare le più immediate urgenze dei profughi, quali: l’acquisto di generi di prima necessità, il trasporto, i ricongiungimenti familiari e l’assistenza sanitaria.
La raccolta fondi prosegue con l’obiettivo di sostenere altri progetti a fianco delle Caritas locali. Nel contempo, inoltre, la Banca sta lavorando a nuove iniziative rivolte principalmente a donne e bambini: ne sono un esempio i Progetti Scuola che prevedono l’attivazione di corsi di lingua italiana, di progetti formativi dedicati e l’ampliamento di spazi esistenti per fornire ai bambini ucraini la migliore accoglienza.