Cronaca

Accoltellò 16enne, ma assolto
perchè incapace di intendere

Era accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi ai danni di un minorenne cremonese, ma dopo i risultati della perizia psichiatrica, Saber Boughanmi, 25 anni, tunisino residente a Cremona, è stato assolto perchè ritenuto “non imputabile al momento del fatto”. L’imputato, ritenuto socialmente pericoloso, uscirà dal carcere per entrare in una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali. Vi rimarrà per cinque anni. Anche il pm Francesco Messina, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto l’assoluzione per la totale incapacità di intendere e di volere del tunisino.

Il giorno di Pasqua del 2021, nella zona degli impianti sportivi al Po, il 25enne, con alle spalle precedenti di polizia, aveva accoltellato il 16enne cremonese. Dopo quattro mesi il tunisino era stato fermato dalla polizia di frontiera di Ventimiglia e arrestato a seguito di un mandato di cattura europeo. Il giovane si era nascosto in Francia e stava per rientrare in Italia.

La sera del 4 aprile la vittima stava giocando a tennis con alcuni amici nei campi di CremonArena. Il tunisino, vestito con una tuta nera, come poi si era visto dalle telecamere della zona, lo aveva individuato ed osservato mentre era intento a giocare. Ne aveva approfittato, rubandogli la bicicletta, dopodichè era tornato a casa. Lì si era cambiato, aveva indossato pantaloni neri a pois bianchi con sopra dei pantaloncini rosa, ed era tornato sul posto. Il 16enne aveva appena finito di giocare ed era diretto dove aveva parcheggiato la bici. Il tunisino si era fatto notare con la refurtiva, e a quel punto il giovane lo aveva inseguito. Quando lo aveva raggiunto, il ladro aveva estratto un coltello da cucina e lo aveva accoltellato tre volte al viso e al collo prima di fuggire.

Subito intervenuti, gli agenti della Questura, anche grazie alla descrizione della vittima e alle immagini delle telecamere, avevano capito chi poteva essere il responsabile. Durante la perquisizione domiciliare effettuata il giorno dopo, gli inquirenti avevano trovato il coltello con tracce di sangue. L’arma era compatibile con il modello e la fodera rinvenuti sul luogo dell’aggressione, nonchè i vestiti utilizzati dal tunisino che però nel frattempo aveva già preso il largo. Dopo mesi di ricerche, alla fine l’uomo era stato arrestato.

Vittima e aggressore non si conoscevano. Probabile che il 25enne avesse intenzione di rapinarlo. A processo, Saber Boughanmi era difeso dall’avvocato Roberto Calza.

Sara Pizzorni

 

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