Estrazione gas, a ridosso del
Cremonese riparte il progetto Corzano
Leggi anche:
L’incremento dell’attività di estrazione del gas nel territorio cremonese non si ferma alla ripartenza del pozzo di Vescovato. Come ha rivelato infatti il Giornale di Brescia, potrebbe essere pronto a riprendere le attività anche il progetto Corzano, che dalla bassa Bresciana si spinge fino in territorio cremonese, coinvolgendo Soncino e Torre Pallavicina. Un’iniziativa che da tempo sembrava fosse finita su un binario morto, ma che ora potrebbe essere di nuovo in pista: manca solo il via libera del Ministero, ma l’auspicio, come ha rivelato Adelmo Schenato, l’amministratore delegato di Exploenergy, la società che ha presentato istanza di ricerca, è di poter partire con il pozzo esplorativo dal 2024.
Obiettivo del progetto è estrarre tra i 150 e i 200 milioni di metri cubi di gas. Combustibile a chilometro zero, che sarebbe destinato prima di tutto alle imprese del territorio.
Il progetto era stato fermo per anni, poi, nel febbraio 2022, la svolta, con la pubblicazione del Piano per la transizione energetica sostenibile per le aree idonee, nel cui ambito il Ministero dell’Ambiente ha chiesto “l’interesse al prosieguo del procedimento amministrativo, previo approfondimento tecnico e cartografico, che consenta di accertare l’esatta collocazione dell’area”. Al Giornale di Brescia l’amministratore delegato di Exploenergy ha confermato che la zona in questione ricade, appunto, tra quelle idonee.
Tra il Bresciano e il Cremonese vi sono anche altri progetti di ricerca in corso, come ad esempio quello di Calcio, in un’area di estrazione che si estende tra le province di Cremona, Bergamo e Brescia, dove lavora la società Pengas, che dal 2011 ha un permesso di ricerca (fino al 2027), grazie al quale è stato realizzato un pozzo a gas, profondo circa 2.000 metri, che dovrebbe garantire una produzione di circa 30.000 mc giorno.
Laura Bosio