Cronaca

Natale inquinato: Cremona da tre
giorni nella cappa dello smog

Un Natale all’insegna dello smog sul territorio cremonese, dove le polveri sottili sono tornate a crescere già dal 22 dicembre, come si legge dai dati delle centraline Arpa di via Fatebenefratelli a Cremona e di Spinadesco, che in quel giorno segnavano rispettivamente 51 e 57 microgrammi per metro cubo. Gli indicatori hanno continuato a crescere nei giorni  successivi, arrivando a picchi di 75 µg/m³ registrati il giorno della Vigilia alla centralina di piazza Cadorna. Anche nella giornata di Natale i livelli sono stati ben superiori al limite di 50 microgrammi.

Se la rilevazione della giornata di oggi, lunedì 26 dicembre, mostrasse una situazione non cambiata, da domani si potrebbe decidere per il via alle misure temporanee di primo livello, che prevedono il divieto assoluto di combustioni all’aperto, il divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso, il divieto di spandimento di liquami zootecnici, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato.

D’altro canto, le previsioni per i prossimi giorni non sono confortanti: la gabbia di nebbia che in queste settimane sta tenendo sotto scacco la Pianura Padana, ha l’effetto di innalzare il livello di smog, funzionando come una specie di cappa che imprigiona le polveri sottili negli strati bassi dell’atmosfera. lb

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