Siccità, sul Bresciano inaugurato
bacino per difesa idrogeologica
Un esempio virtuoso, che può fare da scuola in situazioni limite come quella della siccità della scorsa estate. Arriva dal bresciano, più precisamente da Castrezzato, ma nulla esclude che questo modello possa essere applicato anche in altri territori ( come del resto già ventilato qualche mese fa). E così una cava dismessa è stata trasformata in un bacino per la difesa idrogeologica e l’irrigazione.
L’inaugurazione nella mattinata di giovedì. l’invaso realizzato dal Consorzio di bonifica Oglio Mella attua la legge regionale che favorisce il recupero di aree estrattive per mitigare gli effetti della crisi climatica sulle risorse idriche. Nel dettaglio si tratta una cava di ghiaia cessata presente lungo il tracciato dell’A35, l’autostrada brebemi, ora diventata un bacino che accumulerà acqua necessaria all’irrigazione. L’invaso permette inoltre la laminazione delle piene del canale consortile Roggia Trenzana-Travagliata che gli scorre a fianco.
Al taglio del nastro, l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi: “questo è un risultato eccezionale, reso possibile dalla legge regionale che ho promosso, dai fondi regionali e dalla collaborazione tra Regione Lombardia, ANBI, Consorzio di bonifica Oglio Mella e Comune di Castrezzato. Non è l’unico modo di affrontare la siccità, ma è un intervento strutturale importante – ha continuato Rolfi – che darà respiro al settore primario. Tanta, troppa burocrazia ha rallentato la realizzazione dell’opera, ma insieme ce l’abbiamo fatta”.
“Il risultato raggiunto rappresenta la cultura ‘del fare’ della bonifica – ha ripreso Massimo Gargano, direttore generale di Anbi, l’Associazione che rappresenta i consorzi italiani – e rientra a pieno titolo nel Piano Laghetti della nostra Associazione che intende dare risposte fattive alla minaccia idrogeologica e al rischio siccità, ossia alle due facce della crisi climatica”.