Politica

Sede FdI, scandito motto fascista
Il Comune si dissocia: "Irricevibile"

Servizio video di Giovanni Palisto, riprese e foto anteprima Sessa

Sono passate meno di 48 ore dall’inaugurazione della nuova sede cittadina di Fratelli d’Italia. Una inaugurazione che ha lasciato uno strascico, con una presa di posizione forte da parte dell’Amministrazione comunale di Cremona contro il motto, di stampo fascista, scandito nell’occasione: “Credere, obbedire, combattere”. Un motto “scandito a chiare lettere” che ha “provocato l’esultanza e lo scroscio di applausi dei presenti, ma obbliga questa Amministrazione a dissociarsi immediatamente e fortemente”.

All’inaugurazione, infatti, era presente il presidente del Consiglio comunale Paolo Carletti che ha “rappresentato l’Amministrazione comunale” poiché la stessa “riconosce il valore dei partiti quale sano centro di aggregazione e di dibattito”. “Proprio perché – si legge in una nota diffusa a firma della stessa Amministrazione Comunale – aprire una sede di partito è un fatto democratico importante e va riconosciuto come tale, le parole che si usano in quel luogo non possono tradire la Costituzione su cui la nostra democrazia si fonda e, se lo fanno, richiedono una presa di distanza immediata”.

Il motto è stato utilizzato, secondo l’Amministrazione, “quale vademecum per l’attività politica di ieri come di oggi, è quanto meno irricevibile da parte di questa Amministrazione”. Quelle parole, “credere, obbedire, combattere”, “furono alla base di un regime dittatoriale, radicato qui nel nostro Paese, che portò morte e guerra, odio e distruzione delle coscienze. Oggi, proprio oggi, siamo certi che, per tutti, siano invece le parole della nostra Costituzione il fondamento solido di ogni agire politico, sociale e civile”, conclude la nota dell’Amministrazione.

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