Cronaca

Militari accoltellati: "Atto grave",
patteggiamento non congruo

Foto di repertorio

Il pm onorario e l’avvocato difensore Vito Castelli avevano concordato un patteggiamento a 1 anno e 4 mesi per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Ma il giudice lo ha rigettato, ritenendo la pena “non congrua per l’estrema gravità del fatto e per la pericolosità dell’imputato, gravato da plurimi precedenti di polizia”. A questo punto il giudice ha trasmesso gli atti al presidente del tribunale che dovrà riassegnare il caso ad un altro magistrato.

L’avvocato Vito Castelli

L’episodio risale al pomeriggio del 21 gennaio scorso, quando Alexander, 22enne brasiliano di origini romene, si era avventato contro due carabinieri, ferendoli con un coltello da cucina. I militari erano intervenuti in un appartamento di via Stazione a Crema chiamati dal nonno del giovane, in quanto il 22enne stava dando in escandescenze e stava diventando violento, a tal punto da terrorizzare i suoi familiari. Una volta entrati, gli uomini dell’Arma avevano cercato di riportarlo alla calma, ma lui, inferocito, aveva afferrato il coltello dalla cucina, sferrando colpi al viso di uno dei militari e al polpaccio del collega. Entrambi erano stati costretti a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale che avevano diagnosticato prognosi rispettivamente di 15 e 25 giorni. Uno dei fendenti sferrati al volto era andato vicinissimo a colpire l’occhio di uno dei carabinieri. I due militari sono stati miracolati. Poteva andare a finire molto peggio.

L’aggressore, un passato da magazziniere, ora disoccupato, è in carcere dal momento dell’arresto. Sottoposto alle analisi, era stato trovato positivo alla cannabis. Oggi in aula ad assistere all’udienza c’erano il nonno e la sorella. “Mio nipote è sempre stato un bravo ragazzo”, ha raccontato il nonno, disperato. “Poi ha cominciato a frequentare cattive compagnie. Ma mi ha già promesso che cambierà”.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...