Minori adescati, è allarme: le
vittime hanno meno di 12 anni

Cresce la preoccupazione per i reati di adescamento online che riguardano i minori. E’ uno dei dati che emerge dal rapporto della polizia postale diffuso in occasione della giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. A Cremona, nel 2022, sono stati 8 i casi scoperti che hanno visto come vittime minori di età inferiore ai 12 anni. L’età dei ragazzini presi di mira in rete, dunque, si è notevolmente abbassata. Un dato, questo, che ha portato la polizia postale ad organizzare una serie di incontri anche nelle scuole elementari.

Il responsabile della polizia postale di Cremona Alberto Casarotti ha spiegato che tutti gli 8 casi di adescamento registrati nel 2022 sono stati scoperti dai genitori delle vittime, e non perchè i figli si fossero confidati con mamma e papà. Per questo motivo è plausibile ritenere che il dato dei casi scoperti sia solo la punta dell’iceberg e che ci possano quindi essere tanti altri episodi che non sono stati denunciati. L’appello, per le famiglie e per la scuola, è quello di porre la massima attenzione all’uso della rete da parte dei più giovani, che, anche a causa della pandemia, hanno sviluppato un rapporto sempre più profondo con gli strumenti informatici.
I dati resi noti che riguardano il territorio cremonese riferiti all’anno scorso parlano di 13 perquisizioni effettuate a contrasto del fenomeno della pedopornografia online, di 11 persone indagate e di un arresto per detenzione di ingenti quantitativi di materiale pedopornografico. Tre, invece, le estorsioni sessuali scoperte ai danni di minori di 18 anni.
L’anno scorso, come ha spiegato il sostituto commissario Casarotti, la polizia postale ha portato a termine 54 incontri in tutte le scuole di Cremona e provincia organizzati da enti e comuni che hanno visto la partecipazione di 7.500 persone. Proprio a causa dell’abbassamento dell’età delle vittime, oltre alle medie e alle prime superiori, l’attenzione si è rivolta anche ai giovani delle quinte elementari e ai loro genitori.
Da parte delle forze dell’ordine, e in questo particolare ambito da parte della polizia postale, c’è il massimo impegno per tutelare i minori da ogni forma di rischio cibernetico.
Sara Pizzorni