Ritardi nella Cr-Mn, allarme dai
sindaci di Calvatone e Bozzolo
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Rimandata a novembre l’udienza al Tar tra Stradivaria e Aria per la vertenza sul passaggio del progetto dell’autostrada Cremona – Mantova dalla società cremonese – bresciana a quella regionale, e della relativa concessione. Una dilazione dei tempi, che non piace ai sindaci di Bozzolo e Calvatone Giuseppe Torchio e Valeria Patelli, che anche nel loro ruolo di consiglieri provinciali di Mantova e di Cremona, prendono posizione in maniera decisa e molto allarmata.
“Non si tratta infatti di privilegiare questa o quella soluzione e cioè l’autostrada oppure il raddoppio della strada statale numero 10 Padana Inferiore – affermano – quanto di prendere in considerazione che, passato il periodo delle promesse elettorali e della presenza dei privati, nessuna decisione è stata assunta, né nell’un senso né nell’altro, mentre incombe il richiesto raddoppio ferroviario che, tra pochi mesi, riverserà sulla statale migliaia di Tir, anche in considerazione della presenza del secondo polo siderurgico nazionale ed in aggiunta all’intenso traffico veicolare esistente.
“A tal proposito proprio in territorio cremonese – a seguito delle osservazioni formulate dai comuni interessati e dall’ufficio tecnico della Provincia di Cremona – le due infrastrutture andranno ad intersecarsi senza creare interferenze l’una con l’altra.
Anche le categorie produttive continuano ad evidenziare il grave gap infrastrutturale presente nel territorio e l’esigenza sempre più pressante di colmare tale problematica attraverso la costruzione del collegamento veloce in oggetto.
La realizzazione di entrambe le infrastrutture sarebbe la risposta alle sollecitazioni provenienti dal mondo economico e produttivo di entrambi i territori”.
Patelli e Torchio rilevano ancora che il cosiddetto buco nero della progettazione tra Piadena e Marcaria, a suo tempo assegnato al collegamento autostradale Tibre (Tirreno-Brennero) non è stato affatto colmato a livello esecutivo ed il percorso viario è simile ad una groviera mentre permangono i vincoli urbanistici a livello di pianificazione territoriale nazionale, regionale, provinciale e comunale.
“Peraltro nell’area interessata dalla Statale 10, diversamente da altri territori delle due provincie che hanno beneficiato ampiamente di significativi investimenti infrastrutturali, non sono stati rea-lizzati interventi dagli anni ‘70 (circonvallazioni di Bozzolo, Marcaria e Piadena e nuovo ponte sull’Oglio per Marcaria). Questo motivo è al centro della stessa azione condivisa da tutti i Comuni della zona con la Regione e dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale in fase di decollo.
“È quindi necessaria – concludono i due amministrazione – una sollecita risposta a livello istituzionale, onde fornire al territorio quelle risposte che sono richieste da decenni e che non dipendono dalla volontà delle Amministrazioni locali”.