Economia

Semestrale A2A, bene gli indicatori
Patuano rassegna le dimissioni

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2023.
“A2A cresce ancora, consolidando il suo ruolo di protagonista nella transizione energetica del Paese” – commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – ”I risultati raggiunti nei primi sei mesi del 2023 confermano performance di Gruppo estremamente positive. Una crescita resa possibile, in particolare, dalla diversificazione dei business, da un’attenta disciplina finanziaria, dall’accelerazioni degli investimenti e dalle operazioni M&A realizzati negli ultimi anni nelle rinnovabili.

Nel corso del semestre è stato inoltre completato il parco eolico da 30 MW di Matarocco in Sicilia. Questi importanti obiettivi raggiunti ci hanno consentito di rivedere al rialzo le previsioni 2023, con un Ebitda atteso compreso tra 1,74 e 1,78 miliardi di euro”.

La notizia giunge quasi contestualmente a quella delle dimissioni del presidente Marco Patuano “a seguito di ulteriori incarichi di lavoro che non gli consentono di garantire l’impegno e la concreta presenza operativa richiesta dal ruolo – afferma la società -. Il Dottor Patuano cessa conseguentemente anche dalla carica di Presidente del Comitato ESG e Rapporti con i Territori. Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale ringraziano il Dottor Patuano per il fondamentale contributo assicurato alla Società”.

I PRINCIPALI INDICATORI IN SINTESI:

– Investimenti pari a 494 milioni di euro: +7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per lo
sviluppo di impianti per la produzione di energia green e per il potenziamento e l’efficientamento delle reti.
– Ricavi a 7.989 milioni di euro: -18% rispetto allo stesso periodo del 2022 a seguito principalmente della
contrazione dei prezzi di energia elettrica e gas sui mercati.
– Margine Operativo Lordo a 880 milioni di euro: +26% rispetto ai primi sei mesi 2022 (699 milioni di euro).
– Utile netto Ordinario a 257 milioni di euro: +32% rispetto al primo semestre 2022 (195 milioni di euro).
– Posizione Finanziaria Netta a 4.372 milioni di euro (4.258 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Al netto
delle variazioni di perimetro del periodo, pari a -21 milioni di euro, la PFN è in crescita di 135 milioni di euro,
dopo investimenti per 494 milioni di euro e dividendi per 283 milioni di euro. Il rapporto PFN/EBITDA rolling è pari a 2,6x in riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 (2,8x).
– Revisione al rialzo della guidance: Il Gruppo traguarderà per il 2023 un Ebitda compreso tra 1,74 e 1,78
miliardi di euro e un Utile Netto Ordinario di Gruppo, tra 450 e 470 milioni di euro sulla base dei buoni
risultati del primo semestre.
Transizione energetica:
– Ingresso nel capitale di VGE 05, società che svilupperà un impianto fotovoltaico con una potenza di 59MW in Friuli – Venezia Giulia.
– Inaugurata la prima serie di colonnine City Plug: nuovo impulso allo sviluppo della mobilità elettrica privata
nei contesti urbani con una rete di ricarica capillare e innovativa, accessibile anche ad auto elettriche con
batterie di piccole dimensioni e ibride plug-in.
Sostenibilità:
– +63% di energia green prodotta da fonti fotovoltaiche ed eoliche nei primi sei mesi del 2023 (389 GWh a
giugno 2023; 238 GWh nel primo semestre del 2022).

Nel corso del primo semestre 2023 – si legge nel comunicato diffuso dal Gruppo  – A2A ha conseguito ottimi risultati economico-finanziari, grazie alle eccellenti performance delle Business Units Generazione & Trading e Mercato. 

I primi sei mesi del 2023 hanno visto un allentamento delle forti tensioni sui mercati energetici che avevano
caratterizzato il 2022, con quotazioni dell’energia elettrica e gas all’ingrosso in significativo calo: il PUN (Prezzo Unico Nazionale) è diminuito del 45% (da 248,6€/MWh del primo semestre 2022 a 136,6€/MWh del corrispondente periodo del 2023) e il costo medio del gas al PSV del 51,5% (da 97,8€/MWh a 47,4€/MWh). In un quadro delineato da dinamiche ribassiste dei prezzi energetici, il Gruppo A2A ha adottato efficaci strategie di copertura, ha operato una opportuna diversificazione delle fonti di produzione e ha consolidato e ampliato la base clienti, ottenendo significativi aumenti di marginalità operativa.

I Ricavi del Gruppo sono risultati pari a 7.989 milioni di euro, in contrazione del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (9.778 milioni di euro). La variazione è riconducibile alla riduzione dei ricavi nei mercati energetici all’ingrosso sia per i minori prezzi unitari sia per i minori volumi venduti e intermediati delle commodities, parzialmente compensata dalle maggiori quantità vendute di elettricità e gas
nei mercati retail e dall’apporto del consolidamento di A2A Airport, società acquisita nel settembre 2022.

La tendenza ribassista dei mercati energetici ha determinato, al pari dell’andamento dei ricavi, una notevole
contrazione dei costi operativi che si attestano a 6.708 milioni di euro, in riduzione del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il costo del personale si incrementa di circa 20 milioni di euro (+5%), attestandosi a 401 milioni di euro: la
variazione è legata prevalentemente al maggior numero di FTE del primo semestre 2023 rispetto all’anno
precedente (+472 FTE, +4%) a seguito delle assunzioni effettuate nel secondo semestre 2022 e nei primi sei mesi dell’anno in corso per il potenziamento di alcune strutture e aree di attività, in coerenza con le esigenze evolutive e gli obiettivi di sviluppo del Gruppo.

Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 880 milioni di euro, in aumento del 26%, +181 milioni rispetto ai
primi sei mesi del 2022 (699 milioni di euro).

Al netto delle partite non ricorrenti (+12 milioni nel primo semestre del 2023, +17 milioni di euro nel
corrispondente periodo del 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario è risultato pari a 868 milioni di
euro in aumento del 27% rispetto al primo semestre 2022 (682 milioni di euro) grazie all’ottima performance
della Business Unit Generazione & Trading e alla progressiva ripresa della Business Unit Mercato dopo
l’eccezionale calo dell’anno precedente.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 447 milioni di euro, in aumento del 36% rispetto al 2022.

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