Pianeta B chiama Cremo:
l'atterraggio non è Felix
Il ritorno sul pianeta B arriva con atterraggio tutt’altro che morbido per la Cremonese. Il comandante aveva avvertito: attenzione al neo promosso Catanzaro. E davanti a 8630 spettatori l’esordio in campionato dell’equipaggio di Ballardini frena sullo 0-0. “Il bicchiere è mezzo pieno”: dirà il mister a fine gara, perché se i grigiorossi sono in cerca di una nuova identità su misura alla categoria, i calabresi per l’upgrade hanno puntato su un’ossatura collaudata, manovra bassa e contropiede al veleno.
Il primo tempo è un sunto di cosa significhi la serie B: gli automatismi più rodati del Catanzaro mettono un po’ di sabbia negli ingranaggi della Cremo, abbassano il ritmo fin quasi allo stallo e sferzano ripartenze tanto che il sussulto d’avvio è ospite. Palla persa dalla Cremo, Iemmello smarca di tacco Vandeputte e serve Quagliata a chiudere insieme diagonale e specchio della porta già al 5’. In mezzo al campo Abrego all’esordio immediato e Bertolacci provano a mettere insieme il puzzle del 4-2-3-1 ma quando trovano il break non affondano il colpo.
Tsadjout si prende qualche strillo di Ballardini, Afena-Gyan diventa protagonista di frazione: nel bene e nel male. Al 32’ la girata dell’ex Roma è da applausi ma non da eurogol, al 44’ l’alleggerimento sbagliato apre praterie al contropiede del Catanzaro e solo un monumentale Sarr argina l’imbucata di Iemmello. È il minuto più caldo perché sul cambio di fronte la Cremo guadagna corner, addensa l’area e su un cuoio vagante Afena-Gyan sbatte sul palo l’occasione migliore dei primi 45’ grigiorossi.
Nella ripresa Ballardini conferma gli 11 e alza il baricentro: Sernicola ha una buona intuizione mancina dopo 3’ ma c’è sempre un calabrese tra la Cremo e il gol. Avvicinarsi all’area altrui comporta scompensi e una sventagliata per Biasci al 58’ fa venire i brividi allo Zini: Sarr riporta la Sud in temperatura e l’attaccante ospite si consegna al cambio dopo l’occasione fallita.
C’è tempo per un episodio dubbio in area calabrese: il Var toglie giustamente a Tsadjout un rigore. Zanimacchia alza i giri ma non trova il bersaglio grosso, nella mischia vanno anche Castagnetti, Ciofani, Buonaiuto, Pickel. La doppia chance Vazquez più Bianchetti a pochi secondi dal 90’ certifica lo 0-0. Nell’impianto grigiorosso è mancata luce negli ultimi sedici metri, l’intuizione della giocata apri-scatole: c’era stata in Coppa Italia col Crotone, non è uscita dal cilindro col Catanzaro. Servirà pazienza, anche per definire una rosa che tra campo e tribuna sembra avere pochi eguali, ma che nelle prossime settimane potrà (dovrà) subire aggiustamenti.
Simone Arrighi