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Politica

Riforme: “La posizione del Pd
costruttiva, rigorosa ed esigente”

Sala Mercanti a Cremona gremita per l’incontro "Democrazia e riforme istituzionali: attualità e prospettive". Relatori due grandi esponenti del Pd, Luciano Pizzetti e Stefania Bonaldi, moderati dal direttore di Cremona1 e Cremonaoggi Guido Lombardi. Tema centrale le riforme e il ruolo del Partito Democratico in questa partita così importante per i cittadini e per la politica nazionale

fotoservizio Francesco Sessa

“Democrazia e riforme istituzionali: attualità e prospettive” è il titolo dell’incontro che si è tenuto mercoledì sera in Sala Mercanti di Via Baldesio. I relatori sono stati Luciano Pizzetti e Stefania Bonaldi, moderati dal direttore di Cremona1 e Cremonaoggi.it Guido Lombardi.

La serata è iniziata, su domanda di Lombardi, con un ricordo di Luciano Pizzetti su Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica emerito scomparso il 22 settembre a Roma. Pizzetti ha vissuto passaggi delicati e importanti dell’era Napolitano: “Napolitano è stato un uomo di grande rigore e amava la coerenza, per lui era fondamentale” ha detto Pizzetti “Era una persona amabile e piacevole ma bisognava essere sempre molto preparati quando si parlava con lui. Sul piano politico ha fatto tante battaglie e, alla fine, la cosa significativa è che ha portato una crescita forte del rispetto tra i diversi partiti”.

Dopo un lungo applauso della sala, si è entrati nel merito del tema delle riforme: “La nostra carta costituzionale è equilibrata” ha detto Bonaldi “mentre si governa bene si può mettere mano alle piccole migliorie che richiede la costituzione ma le riforme non devono diventare un alibi”. Bonaldi ha dato poi un giudizio sul primo anno del governo Meloni: “La loro è stata un’azione dilettantistica, disumana e culturalmente pericolosa”.

Bonaldi, membro della segreteria del Pd, ricorda poi come il partito abbia in agenda temi che riguardano la priorità di essere vicino alle persone ma anche le tensioni economiche e sociali  del momento. Ma i Dem parlano anche di welfare, di lavoro, del mondo della sanità, ma anche di nuove politiche industriali per un nuovo modello di sviluppo economico.

Poi è toccato a Pizzetti approfondire il tema della serata: “Tutti i governi usano due misure che messe insieme sono micidiali, ovvero la decretazione d’urgenza e la posizione della questione di fiducia. Noi siamo nel rigoroso rispetto della costituzione, siamo una repubblica parlamentare sì ma di fatto siamo una repubblica governativa. Delle leggi che vengono fatte pochissime sono di espressione parlamentare ma moltissime di emanazione governativa. Le proposte di leggi assumono la priorità in Parlamento. Per non finire nella cosìdetta democratura, bisogna tornare a dare le funzioni proprie al Parlamento. Il governo deve rafforzare le proprie ma nel rispetto di quello che già la costituzione dice”.

Dalle posizioni dei due relatori insomma è emerso il fatto che alcune riforme comunque siano necessarie. Ma come intende muoversi il Pd in questa partita? “Tre le riforme di cui si parla, quelle del premierato, delle province e del regionalismo differenziato “dice Bonaldi “in questo partite il Pd siete al tavolo e interagisce. Sulla prima stiamo facendo delle considerazioni solo da quanto leggiamo sui giornali. Sugli altri due decreti di legge abbiamo presentato delle controproposte, come avvenuto sull’autonomia differenziata o sulla riforma delle province appunto. Insomma, la posizione del Pd è costruttiva, rigorosa ed esigente: la politica deve servire i cittadini”.

Pizzetti poi ha ribadito il no all’elezione diretta del presidente del consiglio ma sì a un premierato alla tedesca: “Il tema è il riequilibrio della funzione parlamentare” ha detto il politico cremonese che ha aggiunto “Io non credo che la destra in Italia sia pericolosa perché torniamo ai tempi che furano ma perché hanno un testa un’idea di funzionamento di sistema che è molto concentrato al vertice, senza aver preparato la piana”.

Infine sul tema province Pizzetti ha detto: “Hanno funzioni importantissime ma, se non finanziate, vanno in crisi. E le leggi si bilancio hanno definanziato le province: ecco che ci troviamo nella situazione di oggi”.

Sala Mercanti gremita per l’incontro: da segnalare la presenza di esponenti della politica locale tra cui Paolo Carletti, Paolo Bodini, Michel Marchi e Giovanni Gagliardi.

Federica Bandirali

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