Ambiente

Raccolta rifiuti, progetto Pnrr
Contenitori rigidi al posto del sacco

Raccolta differenziata dei rifiuti, si cambia ancora. Il Comune ha avviato la ricerca del fornitore dei nuovi contenitori per la raccolta del rifiuto secco, in sostituzione dei sacchi azzurri con tag: le proposte dovranno pervenire entro il 31 dicembre, rispettando le tempistiche previste dal Pnrr. La distribuzione dei nuovi contenitori avrà inizio nel corso del 2024 e si concluderà entro il mese di febbraio 2025.

L’investimento di quasi un milioni di euro avviene grazie a un finanziamento ottenuto dal Comune tramite il progetto “Cremona Smart Waste: misurazione innovativa dei rifiuti urbani per la tariffa puntuale”, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU nell’ambito del “Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”.

L’importo del progetto ammontava 1.140.575,31 euro, e lo scorso aprile il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica aveva assegnato il contributo di un milione di euro.

Facendo tesoro dell’esperienza pilota sulla tracciabilità del rifiuto secco, introdotta nel 2022 ed entrata a regime dal 1 gennaio 2023, il nuovo progetto introduce delle migliorie ed adeguamenti verso una misurazione più tecnologica dei rifiuti urbani.

Gli obiettivi chiave sono molteplici: rendere il servizio più comodo per i cittadini, migliorare la gestione dei rifiuti urbani in chiave di sostenibilità ambientale e proseguire nel percorso di responsabilizzazione dei cittadini.

Per la maggior parte delle utenze, il tradizionale sacco azzurro a perdere sarà sostituito con secchielli rigidi dotati di tag. Nei condomini con almeno 20 utenti saranno invece utilizzati “cassonetti intelligenti” con accesso a volume limitato e riconoscimento tramite card abilitata. Anche per questi ultimi non saranno più utilizzati i sacchi azzurri che quindi non dovranno più essere ritirati presso gli sportelli di Linea Gestioni e saranno sottratti allo smaltimento, “con risparmio di tempo per i cittadini e complessivo beneficio ambientale”, avevano dichiarato  in Comune all’epoca di presentazione del progetto.

“La digitalizzazione del processo – era la conclusione – svolgerà un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di economia circolare, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale a vantaggio della sostenibilità a lungo termine”. gbiagi

 

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